giovedì 1 dicembre 2011

Un blog negli anni 90?

Ieri sera stavo riordinando la cameretta e per caso ho sbattuto il piede contro la custodia della mia chitarra elettrica che ormai giace quasi inutilizzata… Non come quando ero ragazzino e non passava giorno che la suonassi. Me la portavo anche in vacanza con il mio fido amplificatorino Marshall da 5 Watt.
Con la nostalgia mi è venuta in mente un cosa: e se avessi avuto un blog quando ancora i blog non esistevano?
Diciassette anni fa ero un ragazzino di diciassette anni e non esistevano tante cose di uso comune al giorno d’oggi: le foto digitali, messanger, twitter, facebook! Perfino internet era uno oggetto quasi sconosciuto e accessibile a pochi e in ogni caso non era certo l’ambiente dinamico e divertente che è oggi.
Non c’erano nemmeno i telefonini! Se penso che il GSM è arrivato solo nel 1991 e i primi modelli di cellulari costavano uno sproposito… Il primi che ho visto era una mattonella da un milione di lire il cui possessore si era potuto permettere solo perché lo aveva comprato per lavoro scaricando la spesa nelle tasse.
Anche possedere un PC a quei tempi non era una spesa molto conveniente da fare…
Facciamo finta per un momento che le barriere temporali si possano sovrapporre e anche se non esistevano i telefonini, facebook e tutto il resto almeno ci fossero i blog. Di cosa avrei parlato allora?
Non c’era nemmeno MTV se non per chi possedeva una parabola grande come la tavola rotonda di Re Artù. I programmi musicali più interessanti che si potevano vedere in TV erano Video Music o DJTelevision.
Forse avrei parlato delle partite di pallone al campetto sotto casa?
Molto probabilmente l’argomento principale sarebbe stata la musica. Le ultime novità discografiche di rock, hard rock, heavy metal ecc… Ero molto informato sull’argomento nonostante non esistessero una cultura musicale “fast” come quella di oggi perché non esistevano nemmeno gli Ipod e gli MP3!!! Roba da matti!
In compenso la pirateria però esisteva già. Anche se non avevamo Internet e gli MP3, c’erano le audio cassette e le videoteche che affittavano i Compac Disc. Ricordo che ogni sabato mattina, uscito da scuola, passavo dalla videoteca a razziarla di quattro o cinque CD che avrei duplicato con comodo durante il weekend.
Nel blog avrei potuto parlare dei migliori CD che erano usciti consigliando i migliori e sconsigliando i peggiori.
Non esistevano gli Ipod, è vero. Ma esistevano i Walkman, anche se non era la stessa cosa quando me ne andavo in vacanza e invece che portarmi dietro solo l’Ipod con tutti i miei artisti preferiti dovevo sobbarcarmi anche il trasporto di uno zaino Invicta stracolmo di audio cassette…
Altro argomento gettonato per il mio blog sarebbero stati la mia chitarra, la mia scarsa strumentazione e i progressi fatti con la band in cui strimpellavo, i MadHouse.  
Ricordo che quando inizia a suonare in paese c’era stato un boom di neo/pseudo musicisti rock. Oltre a noi si formarono diverse altre band di nostri coetanei come gli Ora d’aria, i Fatti nostri, i Tinto Bros, i Diapason, gli Skywalker e altri di cui non ricordo bene il nome, senza poi
considerare i gruppi semi professionisti di Rhythm and Blues  dei gemelli Capello.
Se avessi potuto avere un blog in quegli anni avrei scritto molto dei concerti e anche delle prove che facevamo. Insomma avrei potuto fare un po’ di pubblicità ai MadHouse Chissà quanto sarebbe potuto essere utile un blog per organizzare i nostri concerti?
Per pubblicizzare i nostri eventi avevamo pochissimi mezzi. Con l’unica auto che avevamo a disposizione, una fiat 126 bianca, tappezzavamo ogni volta tutto il paese di manifestini allucinanti fatti a mano con dei pennarelloni colorati, che tanto poi venivano fotocopiati in bianco e nero… 
Anche se non ero bravissimo a suonare, anzi ero piuttosto scarso ammettiamolo, con uno strumento come il blog avrei potuto allungare la vita dei MadHouse facendoli conoscere e allargandone il giro di concerti.
MadHouse 
Mi sono sempre divertito un mondo a suonare, soprattutto dal vivo quando ci si poteva scatenare sul palco e ne uscivano momenti molto divertenti come quando senza rendermene conto al concerto di capodanno ho mostrato il fondo schiena ad una platea di circa trecento persone…. Credevo che abbassandomi i calzoncini e i boxer la lunghissima camicia di flanella
da boscaiolo che indossavo (roba che tra noi pseudo musicisti andava di moda) mi avrebbe comunque coperto… invece era rimasta impigliata nella tracolla della chitarra e si vide tutto…
Un’altra volta ad un concerto di capodanno mentre suonavamo Johnny Be Good per fare il brillante ho voluto fare una cosa un po’ fuori degli schemi e mi sono messo a fare l’assolo con la chitarra dietro la testa… peccato che ero un pochino ubriaco e mi sono tirato una chitarrata sulla testa… per poco non sono svenuto… 
Ricordo anche quella volta in cui stavamo iniziando a suonare un pezzo lento e triste ed il batterista si mise a “commentarlo” senza accorgersi che stava parlando nel microfono della batteria e che tutta la festa dell’Unità lo sentiva benissimo. Risero parecchio per quello che diceva.
Ai concerti ci si divertiva sempre, soprattutto perché riuscivi a vedere realizzato il lavoro che avevi fatto in sala prove e quasi sempre era meglio di quello che ci aspettavamo, almeno per me che ero scarso. Dal vivo si respirava un’aria diversa, nonostante fra noi fossimo già amici, l’atmosfera diventava quella di un gruppo di persone affiatate e spensierate che sono rimaste assieme finché si sono divertite.
 In definitiva però con il blog avrei potuto annunciare lo scioglimento dei MadHouse, ma non sarebbe stato affatto divertente.
Anche se è un annuncio postumo devo dire che i MadHouse si sono sciolti. A causa di diverse vedute intenti i membri del gruppo hanno deciso di intraprendere diverse strade per esprimere il loro pensiero artistico.
Urca, mi sono infilato in un circolo vizioso di ricordi belli e meno belli… 
 va be, meno male che gli anni novanta sono passati da un pezzo

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