Per la prima volta da quando siamo partita facciamo colazione in hotel, sostanziosa ma niente di eccezionale. Andiamo subito alla basilica del sacro sangue dove si dice che ci sia una reliquia di Gesù.
Pare che in un'ampolla sia contenuto addirittura il suo sangue. La piccola basilica è molto bella e colorata.
Fuori da li ci perdiamo letteralmente tra i negozi di cioccolato che offrono assaggi ad ogni passo. Ne usciremo vivi solo dopo aver acquistato alcuni golosi souvenir.
Dopo i dolci acquisti ci concediamo un rapido pasto ad un fast food, molto meglio rispetto a qualunque Mc o Burger K., e poi saliamo i 366 gradini del Belfort, la torre che domina il Markt, ovvero quello che una volta era il mercato coperto.
Per secoli questa torre ha dominato la città svolgendo il delicato ruolo, oltre che di tesoreria, di sentinella.
La salita è un un pò ardua per via dello stretto passaggio, le scale a chiocciola sono molto ripide e due persone ci passano solo se una si ferma negli spazi agli angoli.
Tra precedenze date e ricevute ci impieghiamo un pò a raggiungere la cima dove è contenuta la grande campana.
Da qua su si gode un splendida vista di tutta la città ed il territorio che la circonda.
Scesi i gradini, sempre dando precedenze per evitare incidenti diplomatici con i cittadini di mezzo mondo, ci viene una gran sete e così ci infiliamo in una Brasserié per assaggiare qualche nuova birra belga. Fantastiche!
Alla fine di tutto il viaggio posso dire che in Belgio ho potuto assaporare numerose birre, tra le quali le migliori erano senza dubbio:
Hoegaarden - si trova anche qui ma è sempre buonissima
Brugse Zot - la più gettonata tra i belgi, a me però non è piaciuta molto
Verboden vrucht - buonissima già di suo, se poi aggiungiamo anche quel nome...
Brugge tripel - molto buona e forte
Duvel - molto forte, buona ma non la migliore
Jupiler - leggera ma dal sapore intenso
Groelsh - si trova anche da noi ma li era più buona
Stella Artoise - si trova anche da noi ed è uguale
Brugs witbier - Wiess scura, ottima!
A cena ci siederemo a dei tavolini all'aperto gustandoci finalmente delle buone Mousseles, e dell'altra ottima birra.
Al calar della sera ci facciamo trasportare dalle ombre della città, ormai famigliari, verso casa.
Pare che in un'ampolla sia contenuto addirittura il suo sangue. La piccola basilica è molto bella e colorata.
Fuori da li ci perdiamo letteralmente tra i negozi di cioccolato che offrono assaggi ad ogni passo. Ne usciremo vivi solo dopo aver acquistato alcuni golosi souvenir.
Dopo i dolci acquisti ci concediamo un rapido pasto ad un fast food, molto meglio rispetto a qualunque Mc o Burger K., e poi saliamo i 366 gradini del Belfort, la torre che domina il Markt, ovvero quello che una volta era il mercato coperto.
Per secoli questa torre ha dominato la città svolgendo il delicato ruolo, oltre che di tesoreria, di sentinella.
La salita è un un pò ardua per via dello stretto passaggio, le scale a chiocciola sono molto ripide e due persone ci passano solo se una si ferma negli spazi agli angoli.
Tra precedenze date e ricevute ci impieghiamo un pò a raggiungere la cima dove è contenuta la grande campana.
Da qua su si gode un splendida vista di tutta la città ed il territorio che la circonda.
Scesi i gradini, sempre dando precedenze per evitare incidenti diplomatici con i cittadini di mezzo mondo, ci viene una gran sete e così ci infiliamo in una Brasserié per assaggiare qualche nuova birra belga. Fantastiche!
Alla fine di tutto il viaggio posso dire che in Belgio ho potuto assaporare numerose birre, tra le quali le migliori erano senza dubbio:
Hoegaarden - si trova anche qui ma è sempre buonissima
Brugse Zot - la più gettonata tra i belgi, a me però non è piaciuta molto
Verboden vrucht - buonissima già di suo, se poi aggiungiamo anche quel nome...
Brugge tripel - molto buona e forte
Duvel - molto forte, buona ma non la migliore
Jupiler - leggera ma dal sapore intenso
Groelsh - si trova anche da noi ma li era più buona
Stella Artoise - si trova anche da noi ed è uguale
Brugs witbier - Wiess scura, ottima!
A cena ci siederemo a dei tavolini all'aperto gustandoci finalmente delle buone Mousseles, e dell'altra ottima birra.
Al calar della sera ci facciamo trasportare dalle ombre della città, ormai famigliari, verso casa.
Nessun commento:
Posta un commento