Oggi dovremmo andare a Den Haag, meglio conosciuta come l'Aja. Prima però decidiamo di fare una piccola deviazione ad Alkmaar. Scelta felicissima.
La città non è molto grande ma ha conservato un centro storico molto caratteristico e bello, racchiuso da un piccolo canale che lo circonda rendendolo accessibile solo attraverso una serie di piccoli ponti mobili.Nel centro, tra le vecchie case, non manca niente: mentre cammino al fianco di Lucetta mi accorgo di una ragazza in costume che parla con una altra in accappatoio. Mi dico che ci deve essere un centro benessere nelle vicinanze. Faccio altri dieci metri e nonostante siano le undici di mattina mi ritrovo circondato da vetrine piene di ragazze in mostra, pronte a professare il loro privatissimo “centro benessere”.
Lucetta fa finta di niente e tira dritta, ma appena ne usciamo non può contenere la perplessità sul suo volto per il contrasto tra l'atmosfera da fiaba del centro storico e quella della via a luci rosse.
Più camminiamo tra questi canali e più mi sembra di essere finito tra le braccia di una gemella di Venezia, molto più di Amsterdam.
Ripartiamo e in poco tempo siamo a De Haag, dove una volta preso possesso della camera tentiamo di noleggiare due bici ma alla reception ci avvisano che è stato diramato un allarme maltempo: è previsto vento fortissimo, pioggia e addirittura la grandine...
Sordi agli strali meteorologici olandesi prendiamo l'auto e andiamo in centro.
Non riusciremo a vedere niente e torneremo a casa fradici...
In queste ultime ore di permanenza in Olanda è facile fare due pensieri sull'altissima qualità della vita che abbiamo avuto il grande piacere di sperimentare. Immensi spazi verdi ovunque, canali navigabili e non adibiti a discariche (mentre eravamo in autostrada spesso in mezzo a verdi campi sconfinati spuntavano qua e la delle vele più o meno grandi e a volte perfino dei piccoli porticcioli), antichi mulini a vento e pale eoliche... Insomma rispetto all'Italia in cui vige la legge del mattone (se c'è uno spazio libero bisogna costruirci sopra) sono un pò in contro tendenza...
Le continue battaglie che l'uomo ha combattuto contro la Natura per poter affermare il suo diritto di vita su questo territorio sotto il livello del mare, hanno modellato i lineamenti dei Paesi Bassi migliorandoli costantemente.
Nonostante nei secoli la Natura abbia tentato più volte di riprendere possesso delle terre occupate dai Nederlandhesi, servendosi anche di immani disastri che hanno provocato danni incalcolabili e morti innumerevoli, il senso di rispetto verso di essa è più che tangibile già dalle prime ore in cui ci si trova sul suolo olandese. Le automobili sono utilizzate solo per muoversi su lunghe distanze, in città l'uso ne è scoraggiato e lo si capisce non solo dalle omnipresenti piste ciclabili, ma semplicemente dal fatto che i parcheggi hanno prezzi esorbitanti.
Ad Amsterdam abbiamo conosciuto una signora che vive fuori Amsterdam e fa la pendolare, ma non usa nemmeno il treno per spostarsi, va in ufficio in centro città in bicicletta!
Probabilmente tutto questo è frutto di un compromesso, una tregua, tra l'uomo e la Natura, ma se il risultato è questo... direi che forse ne è valsa la pena.
La città non è molto grande ma ha conservato un centro storico molto caratteristico e bello, racchiuso da un piccolo canale che lo circonda rendendolo accessibile solo attraverso una serie di piccoli ponti mobili.Nel centro, tra le vecchie case, non manca niente: mentre cammino al fianco di Lucetta mi accorgo di una ragazza in costume che parla con una altra in accappatoio. Mi dico che ci deve essere un centro benessere nelle vicinanze. Faccio altri dieci metri e nonostante siano le undici di mattina mi ritrovo circondato da vetrine piene di ragazze in mostra, pronte a professare il loro privatissimo “centro benessere”.
Lucetta fa finta di niente e tira dritta, ma appena ne usciamo non può contenere la perplessità sul suo volto per il contrasto tra l'atmosfera da fiaba del centro storico e quella della via a luci rosse.
Più camminiamo tra questi canali e più mi sembra di essere finito tra le braccia di una gemella di Venezia, molto più di Amsterdam.
Ripartiamo e in poco tempo siamo a De Haag, dove una volta preso possesso della camera tentiamo di noleggiare due bici ma alla reception ci avvisano che è stato diramato un allarme maltempo: è previsto vento fortissimo, pioggia e addirittura la grandine...
Sordi agli strali meteorologici olandesi prendiamo l'auto e andiamo in centro.
Non riusciremo a vedere niente e torneremo a casa fradici...
In queste ultime ore di permanenza in Olanda è facile fare due pensieri sull'altissima qualità della vita che abbiamo avuto il grande piacere di sperimentare. Immensi spazi verdi ovunque, canali navigabili e non adibiti a discariche (mentre eravamo in autostrada spesso in mezzo a verdi campi sconfinati spuntavano qua e la delle vele più o meno grandi e a volte perfino dei piccoli porticcioli), antichi mulini a vento e pale eoliche... Insomma rispetto all'Italia in cui vige la legge del mattone (se c'è uno spazio libero bisogna costruirci sopra) sono un pò in contro tendenza...
Le continue battaglie che l'uomo ha combattuto contro la Natura per poter affermare il suo diritto di vita su questo territorio sotto il livello del mare, hanno modellato i lineamenti dei Paesi Bassi migliorandoli costantemente.
Nonostante nei secoli la Natura abbia tentato più volte di riprendere possesso delle terre occupate dai Nederlandhesi, servendosi anche di immani disastri che hanno provocato danni incalcolabili e morti innumerevoli, il senso di rispetto verso di essa è più che tangibile già dalle prime ore in cui ci si trova sul suolo olandese. Le automobili sono utilizzate solo per muoversi su lunghe distanze, in città l'uso ne è scoraggiato e lo si capisce non solo dalle omnipresenti piste ciclabili, ma semplicemente dal fatto che i parcheggi hanno prezzi esorbitanti.
Ad Amsterdam abbiamo conosciuto una signora che vive fuori Amsterdam e fa la pendolare, ma non usa nemmeno il treno per spostarsi, va in ufficio in centro città in bicicletta!
Probabilmente tutto questo è frutto di un compromesso, una tregua, tra l'uomo e la Natura, ma se il risultato è questo... direi che forse ne è valsa la pena.
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