Partiamo piuttosto tardi per evitare il grosso delle partenze "intelligenti" e soprattutto perché non abbiamo fretta, non vogliamo correre, non vogliamo crearci delle inutili scuse per litigare. Abbiamo bisogno di riposo e relax per cui ce la prendiamo con calma sin dall’inizio e così sarà per tutta la vacanza.
Non dobbiamo fare molta strada, i chilometri che separano L'Oca di Trevi dalla nostra prima destinazione, la Cascina Boschi, non sono molti, circa centocinquanta.
Con il navigatore poi ci si districa bene sulle strade del Garda, un pò meno su quelle mantovane...
Nonostante avessimo impostato l'indirizzo corretto per trovare la Cascina Boschi abbiamo dovuto chiedere indicazioni a due signore, una chiromante ed infine evocare uno spirito guida.
Pare che su queste colline tutte le strade abbiano lo stesso nome: sei sulla collina dei Boschi? Allora ogni tratto di asfalto si chiama Strada dei Boschi!
Peccato che ci siano così tante stradine che diventa facilissimo perdersi... lungo la strada abbiamo trovato e accompagnato personalmente una coppia marchigiana che vagava da tre giorni per le colline in cerca del nostro stesso agriturismo.
Giunti a destinazione vediamo subito che la struttura è nuova e molto accogliente. Anche la camera è bella e spaziosa, come il bagno che ha una magnifica doccia doppia...
Sistemati alla meglio i bagagli ci catapultiamo immediatamente in piscina per iniziare a goderci la vacanza. Lo specchio d'acqua è immerso in un grande parco verde in cui ci si può distendere ovunque sulle sdraio o sul prato. C'è anche un campo in sabbia per il beach volley ed uno in erba da pallone. Il tutto viene circondato dai campi di pannocchie ormai quasi mature.
Sarebbe tutto perfetto se non fosse per un venticello fresco ed una nutrita banda di veneti che sta festeggiando un addio al celibato in piscina. Sono simpatici ma sono tutti completamente ubriachi e anche se non sono molesti ostruiscono quasi completamente l'uso della piscina, poco male, non faceva poi così caldo.
Dopo esserci gustati un magnifico tramonto in piscina andiamo a cena.
In questo agriturismo abbiamo scelto la mezzapensione e devo proprio dire che mai decisione fu più azzeccata.
Il primo, tagliatelle al ragù di faraona è incredibile! Il vino, un lambrusco frizzante prodotto da loro, è buonissimo.
Prima del secondo io e Lucetta siamo già ubriachi.
Anche il roastbeef e i formaggi con una spettacolare marmellata di meloni sono buonissimi.
Noi continuiamo a fare i complimenti a chiunque passi accanto al nostro tavolo, perfino ad un tedesco che cercava la toilette.
Come attirato dalle nostre parole di apprezzamento verso la fine della cena compare il cuoco che passando accanto a noi ci saluta lanciandoci dei baci di ringraziamento in stile Nurajev.
Ce ne torniamo in camera dopo aver finito tutto quello che c'era nei piatti ed il vino, sognando i piatti che avremmo gustato nei giorni a venire.
Non dobbiamo fare molta strada, i chilometri che separano L'Oca di Trevi dalla nostra prima destinazione, la Cascina Boschi, non sono molti, circa centocinquanta.
Con il navigatore poi ci si districa bene sulle strade del Garda, un pò meno su quelle mantovane...
Nonostante avessimo impostato l'indirizzo corretto per trovare la Cascina Boschi abbiamo dovuto chiedere indicazioni a due signore, una chiromante ed infine evocare uno spirito guida.
Pare che su queste colline tutte le strade abbiano lo stesso nome: sei sulla collina dei Boschi? Allora ogni tratto di asfalto si chiama Strada dei Boschi!
Peccato che ci siano così tante stradine che diventa facilissimo perdersi... lungo la strada abbiamo trovato e accompagnato personalmente una coppia marchigiana che vagava da tre giorni per le colline in cerca del nostro stesso agriturismo.
Giunti a destinazione vediamo subito che la struttura è nuova e molto accogliente. Anche la camera è bella e spaziosa, come il bagno che ha una magnifica doccia doppia...
Sistemati alla meglio i bagagli ci catapultiamo immediatamente in piscina per iniziare a goderci la vacanza. Lo specchio d'acqua è immerso in un grande parco verde in cui ci si può distendere ovunque sulle sdraio o sul prato. C'è anche un campo in sabbia per il beach volley ed uno in erba da pallone. Il tutto viene circondato dai campi di pannocchie ormai quasi mature.
Sarebbe tutto perfetto se non fosse per un venticello fresco ed una nutrita banda di veneti che sta festeggiando un addio al celibato in piscina. Sono simpatici ma sono tutti completamente ubriachi e anche se non sono molesti ostruiscono quasi completamente l'uso della piscina, poco male, non faceva poi così caldo.
Dopo esserci gustati un magnifico tramonto in piscina andiamo a cena.
In questo agriturismo abbiamo scelto la mezzapensione e devo proprio dire che mai decisione fu più azzeccata.
Il primo, tagliatelle al ragù di faraona è incredibile! Il vino, un lambrusco frizzante prodotto da loro, è buonissimo.
Prima del secondo io e Lucetta siamo già ubriachi.
Anche il roastbeef e i formaggi con una spettacolare marmellata di meloni sono buonissimi.
Noi continuiamo a fare i complimenti a chiunque passi accanto al nostro tavolo, perfino ad un tedesco che cercava la toilette.
Come attirato dalle nostre parole di apprezzamento verso la fine della cena compare il cuoco che passando accanto a noi ci saluta lanciandoci dei baci di ringraziamento in stile Nurajev.
Ce ne torniamo in camera dopo aver finito tutto quello che c'era nei piatti ed il vino, sognando i piatti che avremmo gustato nei giorni a venire.
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