martedì 6 dicembre 2011

Kos to Kos: Sesto giorno


E' il penultimo giorno a Kos, senza rendercene conto questa vacanza sembra essere volata via, proprio come le nostre preoccupazioni prima di partire.
Dopo colazione ci dirigiamo ancora a Mastihari ma prima ci fermiamo ad ammirare i resti del conservatorio: un'anfiteatro che ai suoi tempi era coperto ed utilizzato solo per i concerti.
Ripartiamo per Mastihari dove stavolta troviamo ad attenderci un vento molto più forte rispetto a ieri. Ipnotizzati dal sole accecante e dal rumore del vento, Lucetta si perde nella lettura del suo libro mentre io osservo i filamenti di alghe morte che sulla sabbia vengono resuscitate temporaneamente dal vento. Sembrano dei bambini appena usciti dall'acqua che si rincorrono. Stordito anche dal frastuono delle onde i miei pensieri si perdono nei nodi dei se e dei ma, come mi era già capitato in Irlanda, e la domanda mi sorge spontanea: come sarebbe vivere qui a Kos?
In un primo momento mi viene naturale aggrapparmi alle sicurezze, agli affetti e ai ricordi di una vita in Italia. Poi però, mi rendo conto che il mio stile di vita non é il solo possibile. Basterebbe volerlo cambiare, basterebbe trovare il coraggio di farlo. Forse è anche per questo che le cose in Italia non funzionano più tanto. Basta uscire dai confini per accorgersi della differenza tra oggi e ieri. Qui a Kos mi sembra di essere tornato in un Italia degli anni settanta, primi anni ottanta, quando la vita era più semplice e il traffico era quasi inesistente anche se c'era un'unica strada per andare da un posto all'altro.
Ormai frastornati dal vento ce ne torniamo in albergo, non prima di aver fatto l'ultimo bagno in mezzo ai cavalloni marini.
In serata andiamo ancora a mangiare nel quartiere turco al ristorante Alì, stavolta ci sono anche Daniela e Tony. Passiamo una bella serata in allegria mangiando benissimo e spendendo pochissimo.
Dopo cena accompagniamo Tony e Daniela al loro villaggio, così ne approfittiamo per dare un'occhiata a quello che ci siamo persi: un complesso grandissimo con un labirinto di piscine, vasche idromassaggio, ponti, strade e villette. La loro camera è grande e molto bella, aprendone la porta finestra basta contare tre passi per finire in un'altra piscina.
E' tutto bellissimo, ma allo stesso tempo troppo comodo. Credo che se ci fossimo finiti probabilmente ci saremmo impigriti e non saremmo riusciti a vedere quello che abbiamo visto dell'isola. Conoscendomi un giorno avrei fatto tiro con l'arco, l'altro Beach Volley, l'altro ancora calcetto e così via.
Tutto a discapito delle meravigliose ore trascorse assieme a Lucetta...

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