martedì 6 dicembre 2011

3° giorno - Mantova - Laghi di Mantova


Ci svegliamo ancora un pochino intontiti dai postumi del Rosè di ieri sera e anche per il grande temporale che ha colpito nella notte tutta la zona. Il cielo è ancora plumbeo e minaccia di ricominciare da un momento all'altro, così decidiamo di lasciar riposare i destrieri a due ruote e saltiamo su quello a quattro per dirigerci nella vicina Mantova.
La cittadina lombarda ha la fama di essere in estate una delle località più calde della pianura padana, ma per fortuna il temporale di ieri si è portato via tutta l'afa sostituendola con un bel venticello.
Giunti nel capoluogo attraversando il ponte che divide il lago superiore dal lago di mezzo troviamo subito parcheggio e ci dirigiamo a piedi lungo le viuzze acciottolate del centro.
Arriviamo quasi subito alla piazza delle Erbe, così chiamata per il caratteristico mercato che vi si svolge, dove c'è la torre dell'orologio, la rotonda di San Lorenzo, il palazzo del Podestà, il palazzo della Ragione e la casa del mercante Boniforte.
Da qui basta camminare per due minuti nella più piccola ma sempre bella piazza Broletto e attraversando l’arco di San Pietro ci si ritrova nella grande piazza Sordello che per lungo tempo ha costituito il nucleo della vita politica, culturale e religiosa della città grazie agli edifici che vi si affacciano: le antiche case medievali delle famiglie Acerbi e Bonacolsi, il palazzo Vescovile, il Duomo e infine il palazzo Ducale.
Ci fermiamo qui a sgranicchiare qualcosa e poi una ragazza ci viene in contro per spiegarci che per le 14,30 è in programma una visita guidata in battello sui laghi di Mantova.
Ci pensiamo un pò e decidiamo di andare a vedere prima un altro pezzo di città, dirigendoci però verso l'attracco del battello.
La nostra prossima tappa si affaccia proprio tra il lago di Mezzo e il lago inferiore, il castello di San Giorgio. Non riusciremo a visitarlo, il che ci dispiace molto perché è un edificio, oltre che bello, ricco di affreschi del Mantegna.
Passeggiamo per un pò sul tranquillo e rilassante lungo lago, poi saltiamo sul battello per primi e aspettiamo la partenza.
Mentre navighiamo il pilota del battello ci spiega che i tre laghi di Mantova non sono naturali ma sono stati creati ad arte come difesa per la città e anche come risorsa naturale.
Il lago superiore non è navigabile in quanto invaso dai fiori di loto giganti che raggiungono le dimensioni anche di due metri, peccato sarebbe stato un bello spettacolo da vedere.
Tra il lago di Mezzo e il lago inferiore ci vengono destritti i maggiori edifici che fanno parte della storia di Mantova, naturalmente spicca tra tutti il castello di San Lorenzo.
Usciti dai laghi arriviamo a percorrere nuovamente il Mincio il cui habitat naturale pare sia rimasto tale e quale a quello di molti secoli fa, a testimoniarlo vi sono diverse specie di uccelli tra cui il martin pescatore, l'airone, bianco, rosso e cenerino, numerose famiglie di cigni, cormorani, cavalieri d'italia e molti altri.
Si nota quasi ovunque una distesa verde che galleggia a pelo d'acqua ma contrariamente a quanto si possa pensare solo una pochissima parte sono ninfee o fiori di loto, si tratta infatti di castagne d'acqua: una particolare castagna che matura sott'acqua e che una volta raccolta ha praticamente lo stesso sapore e consistenza delle castagne che stanno nei ricci spinosi.
Dopo un'ora di navigazione e di bird-watching il battello ci riporta, del tutto soddisfatti, a riva.
Tornati in cascina volevamo andare in piscina, ma per un motivo che nemmeno io ricordo litigo con Lucetta e pur essendo stanco dalla giornata mi infilo le scarpe da running ed esco furibondo.
Sapevo che la rabbia fa tanto ma non immaginavo che pur correndo solo otto chilometri e mezzo avrei fatto il mio record personale con una media di 4,22 minuti al chilometro...
Sbollita la rabbia con la corsa andiamo a cena e anche stavolta non veniamo delusi, pur cambiando ancora vino e scegliendo il bianco.
Come sempre finiamo in camera brilli e un pò stremati per la giornata.
Non prima però di aver sostato nella Hall della cascina dove abbiamo scoperto esserci la connessione internet WiFi, ne approfittiamo così per placare il nostro crescente bisogno di navigare, sulla rete... l’astinenza...

Nessun commento:

Posta un commento