Ci svegliamo un pò stanchi, svogliati e senza un’idea precisa di cosa fare... del resto è il light motive della vacanza: prendersela comoda e fare quello che più si ha voglia senza dover per forza rispettare una tabella di marcia o delle tappe predefinite.
Dopo un’ottima e abbondante colazione prendiamo la macchina e ci dirigiamo verso il lago di Garda, così tanto per rimanere in allenamento io e Lucetta cogliamo al volo l’occasione per una litigatina su quattro ruote perché secondo lei dovrei procedere alla velecità di un carro trainato da due buoi.
Giunti sulla sponda ovest del lago di Garda ci fermiamo al primo posto interessante che incontriamo: Salò.
Il paese è un bel posticino elegante che si specchia sulle limpide acque del lago, che ha dato i natali a Gasparo Da Salò, l'inventore del Violino.
Dopo un panino veloce sulla riva, decidiamo di misurare il lungo lago e con la dovuta calma partiamo per l’impresa che si rivela molto rilassante e piacevole.
Siamo a due passi dal Vittoriale, museo e abitazione di Gabriele D’annunzio, sarebbe una tappa dovuta, ma questa parola oggi non ci piace proprio così torniamo diritti alla pace della cascina alle rose per tuffarci in piscina.
Prima però ho un’altra misurazione da compiere, devo scoprire dove portano le campagne attorno alla Cascina alle rose!
Infilo le scarpette da corsa e parto per le colline che fanno da sponda alla pianura su cui siamo adagiati. Il panorama è molto simile alle campagne dell’Oca di Trevi, anche se con qualche pendenza in più...
Mi perdo così tra i campi di grano e le strade sterrate di fango e sassi, schivando i grandi innaffiatoi che sparano l’acqua dei fossi sui campi.
Dopo soli otto chilometri le misurazioni sono complete e le campagne circostanti esplorate, così torno da Lucetta per finire assieme la giornata in piscina.
In serata torniamo nel borgo di Castellaro Lagusello e affamati come licaoni seguiamo il primo cartello che indica “Pizzeria”. Trovare il locale non è facilissimo perché innanzitutto è fuori dal centro storico e poi è praticamente dentro casa del pizzaiolo che ha avuto la brillante idea di aprirsi una pizzeria nel box della sua villa...
Con un pò di circospezione entriamo cercando di assumere un’aria da turisti, ma più ci addentriamo nell’abitazione e più ci sentiamo degli intrusi, anche perché in giro non si vede anima viva.
Dentro il locale sembra tutto normale e così prendiamo posto, dove vogliamo perché siamo gli unici clienti...
La cosa inizia ad insospettirci un pò, così diamo un’occhiata alla lista che fortunatamente sembra subito interessante, almeno finché non arriva il cameriere: antipatico come una multa!
Nonostante fossimo gli unici clienti, chissà da quanto poi, non si risparmia delle precisazioni su cosa possiamo o non possiamo scegliere, tipo la birra media non esiste, c’è solo la brocca di vino da mezzo litro che viene riempita di birra...
va be...
Dopo aver cercato di scegliere la pizza, abbiamo fatto fare a lui, che se no si arrabbiava, ed abbiamo aspettato un pò timorosi che non ci combinasse qualche brutto scherzo.
Fortunatamente la pizza si è poi rilevata buona, ma quello che non ci è andato giù è stato proprio il cameriere... Abbiamo saputo poi da Daniele, il gestore della Cascina alle Rose, che costui era il proprietario il quale pare si lamenti del poco lavoro.... e il bello è che aveva appena riaperto dopo tre, dico tre, settimane di ferie...
Sarai pure antipatico, ma pur proponendo una pizza buona se chiudi a Luglio e Agosto forse è comprensibile questa mancanza di avventori nel tuo locale!!!
Dopo un’ottima e abbondante colazione prendiamo la macchina e ci dirigiamo verso il lago di Garda, così tanto per rimanere in allenamento io e Lucetta cogliamo al volo l’occasione per una litigatina su quattro ruote perché secondo lei dovrei procedere alla velecità di un carro trainato da due buoi.
Giunti sulla sponda ovest del lago di Garda ci fermiamo al primo posto interessante che incontriamo: Salò.
Il paese è un bel posticino elegante che si specchia sulle limpide acque del lago, che ha dato i natali a Gasparo Da Salò, l'inventore del Violino.
Dopo un panino veloce sulla riva, decidiamo di misurare il lungo lago e con la dovuta calma partiamo per l’impresa che si rivela molto rilassante e piacevole.
Siamo a due passi dal Vittoriale, museo e abitazione di Gabriele D’annunzio, sarebbe una tappa dovuta, ma questa parola oggi non ci piace proprio così torniamo diritti alla pace della cascina alle rose per tuffarci in piscina.
Prima però ho un’altra misurazione da compiere, devo scoprire dove portano le campagne attorno alla Cascina alle rose!
Infilo le scarpette da corsa e parto per le colline che fanno da sponda alla pianura su cui siamo adagiati. Il panorama è molto simile alle campagne dell’Oca di Trevi, anche se con qualche pendenza in più...
Mi perdo così tra i campi di grano e le strade sterrate di fango e sassi, schivando i grandi innaffiatoi che sparano l’acqua dei fossi sui campi.
Dopo soli otto chilometri le misurazioni sono complete e le campagne circostanti esplorate, così torno da Lucetta per finire assieme la giornata in piscina.
In serata torniamo nel borgo di Castellaro Lagusello e affamati come licaoni seguiamo il primo cartello che indica “Pizzeria”. Trovare il locale non è facilissimo perché innanzitutto è fuori dal centro storico e poi è praticamente dentro casa del pizzaiolo che ha avuto la brillante idea di aprirsi una pizzeria nel box della sua villa...
Con un pò di circospezione entriamo cercando di assumere un’aria da turisti, ma più ci addentriamo nell’abitazione e più ci sentiamo degli intrusi, anche perché in giro non si vede anima viva.
Dentro il locale sembra tutto normale e così prendiamo posto, dove vogliamo perché siamo gli unici clienti...
La cosa inizia ad insospettirci un pò, così diamo un’occhiata alla lista che fortunatamente sembra subito interessante, almeno finché non arriva il cameriere: antipatico come una multa!
Nonostante fossimo gli unici clienti, chissà da quanto poi, non si risparmia delle precisazioni su cosa possiamo o non possiamo scegliere, tipo la birra media non esiste, c’è solo la brocca di vino da mezzo litro che viene riempita di birra...
va be...
Dopo aver cercato di scegliere la pizza, abbiamo fatto fare a lui, che se no si arrabbiava, ed abbiamo aspettato un pò timorosi che non ci combinasse qualche brutto scherzo.
Fortunatamente la pizza si è poi rilevata buona, ma quello che non ci è andato giù è stato proprio il cameriere... Abbiamo saputo poi da Daniele, il gestore della Cascina alle Rose, che costui era il proprietario il quale pare si lamenti del poco lavoro.... e il bello è che aveva appena riaperto dopo tre, dico tre, settimane di ferie...
Sarai pure antipatico, ma pur proponendo una pizza buona se chiudi a Luglio e Agosto forse è comprensibile questa mancanza di avventori nel tuo locale!!!
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