giovedì 1 dicembre 2011

Rastrellamento

Come qualcuno temeva... oggi pubblico una storiellina ispirata da un paio di colleghe



Sara
era agitata. La causa erano i turni notturni che doveva fare sull'ambulanza. Anche se aveva passato una giornata tranquilla, al momento di mettere piede sull'autolettiga l'agitazione iniziava a pulsarle in gola, specialmente in un momento di frenesia lavorativa come questo. Ogni azione per lei assumeva un peso ed un importanza fondamentale: da qualsiasi suo gesto poteva dipendere la vita di qualcuno.
Aprì il portellone dell'ambulanza e un'altra persona incappucciata venne fatta salire.
La figura, ancora prima di prendere coscienza di dove si trovasse, iniziò a mugugnare una timida protesta. Sara, spazientita, disse 
-Dovevi pensarci prima! È una settimana che i rastrellamenti sono cominciati e ancora c’é gente che ci casca. La nuova passeggera riconobbe immediatamente la voce di Sara e speranzosa ma con le lacrime agli occhi si abbassò il cappuccio.
-Sara? Sei tu vero?
La volontaria rimase sorpresa nel riconoscere a sua volta l’incappucciata.
-Rina? Hanno preso anche te?!?
-Si! Ma io non ho fatto niente!
-Sei sicura? - chiese Sara sospettosa ed ancora più nervosa per l'aver caricato una sua conoscente. Sara e Rina erano colleghe di lavoro, in una società che faceva matite, da diversi anni ormai.
-Cosa sta succedendo? Perché mi hanno portato via con la forza? Io non ho fatto niente!
-Davvero? – chiese lei un po’ meno sospettosa -Non è che per caso stavi facendo le pulizie? Non stavi pulendo le tapparelle con una scopa forse?!? 
Rina si mise una mano davanti alla bocca. Era terrorizzata.
-No,
io non l'ho fatto! Ma ho sentito che una del palazzo di fronte al mio lo ha fatto e l'hanno portata via con la camicia di forza! Quelli della Neuro!
-Te l'ho detto che è iniziato il rastrellamento! È un complotto del regime! Tu non hai il decoder vero?!
-No, non ce l'ho...
-Ecco perché! È in atto un “colpo del popolo”, così lo chiamano… Il regime sta trasmettendo su tutte le sue televisioni codificate come sbarazzarsi degli elettori che potrebbero danneggiarli alle prossime elezioni con il loro voto di opposizione!
-Con la pulizia delle tapparelle? - Domandò Rina un po’ interdetta.
-Esatto!
Le TV stanno dicendo ai sudditi del regime di diffondere la pratica della pulizia delle tapparelle con le scope ed altri metodi che giustifichino l'intervento della Neuro per poter imprigionare la gente senza problemi. Il rastrellamento ha avuto così tanto successo che ci hanno arruolato perfino a noi della croce marrone!
-Ma io non l'ho fatto! Anche se una mia vicina me lo ha suggerito...
-E’ colpa sua! – Esplose Sara - Deve averti denunciato lei! Ormai alle autorità è sufficiente la sola denuncia per consentire l'internamento di qualcuno!
-Ma cosa posso fare adesso? – disse Rina spaventatissima di non poter rivedere i suoi cari, almeno fino a dopo le elezioni.
Sara invece non era minimamente preoccupata.
-Stai tranquilla -disse prendendo da un armadietto dell’ambulanza una tuta arancione identica alla sua.
-Mettitela!
-Le ordinò -Da questo momento entri a far parte del movimento di controrastrellamento! Ora andremo dalla tua vicina, l'infame denunciatrice, e la faremo internare al posto tuo!
-Ma ci scopriranno!
-No! Ormai ogni ambulanza fa parte del controrastrellamento! In questo modo ribalteremo il regime!
-Ma io pensavo che anche voi foste dei governativi...
-La vedi la nostra tuta? Di che colore è?
-È arancione...
-Esatto, non è proprio rossa però...

Nessun commento:

Posta un commento