Ogni volta che incontriamo gli ACS Milano a causa dell'assonanza con il loro nome mi viene sempre in mente La Centrale del Latte di Milano. Sfortunatamente i giocatori dell'ACS non somigliano affatto a dei lattai, ne fisicamente ne dal punto di vista del tipico atteggiamento amichevole del bravo lattaio di quartiere che ti viene in contro sorridente con la tua bottiglia di latte fresco...
Bastano sempre pochi secondi dall'inizio della gara per riconoscere la somiglianza degli ACS con un altro tipo di mestiere alimentare, il macellaio...
I Verboden scendono in campo con Michelangelo in porta, Antonio e Pask in difesa, LucaF, Molte e Lorenzo a centrocampo, il Maestro in attacco.
La gara inizia come sempre lentamente, gli ACS lasciano qualche spazio in cui i Verboden cercano di infilarsi e poi quando questi sono sbilanciati partono in contropiede.
I primi cinque minuti sono proprio giocati così, con i Verboden che non riescono a rendersi pericolosi e gli ACS che ripartono.
Al terzo contropiede gli ACS si ritrovano davanti a Michelangelo, lo scartano di lato e da posizione piuttosto defilata infilano la porta.
0 – 1
A questo punto Sandro può entrare in campo per LucaF e Antonio riprende il suo posto a centrocampo. La qualità del gioco Verboden migliora sensibilmente grazie alla maggior tranquillità acquisita in difesa. Gli ACS cercano ancora di sfondare ma stavolta si infrangono contro il muro di Sandro e di un molto più deciso Pask.
Antonio ha un paio di buoni spunti e riesce a rendersi pericoloso sfondando sulla fascia destra ma sfortunatamente il pareggio non arriva.
Passano altri cinque minuti e Lorenzo si fa male e deve lasciare il campo. Molte allora prende in mano le redini della squadra e ci prova con un bel tiro da fuori che però colpisce il palo interno e danza davanti a tutto lo specchio della porta.
Il primo tempo finisce senza altre grandi emozioni e si riprende con Luciano in attacco.
Il gioco inizia a farsi un pò più duro, ma l'arbitro, votato per sette anni consecutivi il peggiore davanti a gente del calibro di Byron Moreno, non riesce a rendersi conto di quello che sta succedendo.
Passano i minuti e i Verboden ormai sono padroni del campo, lasciano agli ACS solo le briciole del contropiede che però viene sempre fermato con decisione dalle spallate di Sandro e gli anticipi di Pask.
Arrivano altre buone occasioni ma la migliore capita sui piedi di LucaF che da sinistra si libera e viene servito da Luciano, riesce anche a tirare indisturbato ma ne ricava solo un palo esterno ed un calcio d'angolo inventato dall'idolo di Moreno.
Sul conseguente angolo però gli ACS con un evidentissimo fallo di mano, per un essere umano, ripartono in contropiede, Pask rimasto solo stavolta non può fare molto e così arriva il raddoppio.
0 – 2
Il gioco è sempre più duro e Luciano ne fa le spese, o meglio il suo ginocchio insanguinato. L'arbitro è sempre più nel pallone e quando LucaF viene accidentalmente steso in area l'arbitro, che in quel momento era girato dall'altra parte commenta in modo arrogante:
"Si saranno scontrati mentre correvano in area"
LucaF non ci sta e risponde.
L'arbitro perde la testa e ferma il gioco per ammonire LucaF e istruire la platea accorsa alla partita, ovvero nessuno, che lui non si fa prendere in giro, al massimo lo si può mandare a quel paese...
Grazie alla filippica arbitrale la tensione non si stempera minimamente, anzi gli animi si scaldano anche di più.
A cinque minuti dalla fine il Maestro placca un difensore liberando la strada ad Antonio che tira senza pensarci e segna.
1 – 2
L'arbitro viene accerchiato dagli ACS che protestano, non troppo civilmente, ma l'idolo di Moreno non accenna nemmeno ad estrarre l'ombra di un cartellino giallo.
Riprende la gara e i Verboden ritrovano in campo anche Luciano che entra per LucaF. Sono ancora scintille tra lui e il numero tre degli ACS, stavolta però è Lucio a menare.
C'è spazio per un altra occasione capitata a Molte che con il numero tre degli ACS a terra in area per un precedente intervento in scivolata, tenta di saltarlo ma il numero tre para la palla con entrambe le mani rimandandola tra i piedi di Molte. A questo punto il centrale dei Verboden si allarga il pallone sulla sinistra ma viene platealmente agganciato dal numero tre che era ancora a terra in una posa che ricordava molto Nerone disteso su un fianco mentre mangia dell'uva.
Sul conseguente contropiede arriva così il gol che chiude la gara.
1 – 3
Non c'è più tempo, e anche se ce ne fosse stato non ci sarebbe stato un arbitro per far giocare una gara seria.
Pagelle
Michelangelo 7
Nonostante i tre gol è davvero scoraggiante per gli avversari la sicurezza che dimostra e il modo in cui ridicolizza i loro potenti tiri da ogni posizione.
Sandro 7
Trova un bel cliente per giocare agli autoscontri e si diverte come Bud Spencer in "Altrimenti di arrabbiamo" a fare sportellate per tutta la partia
Pask 7
Molto più sicuro del solito, gioca spesso di anticipo sugli avversari e interrompe con facilità ogni azione che passa tra i suoi piedi
LucaF 5,5
Entra senza riscaldamento e la sua unica qualità, la corsa, ne risente molto. Nella ripresa gli capita la solita gigantesca occasione, ma il suo gol in questo campionato l'ha giò fatto, per cui...
Lorenzo 6,5
Primo tempo a sportellate poi si infortuna. Nella ripresa rientra e stringe i denti finché può. Sfiora il gol con una punizione che gli viene deviata sull'incrocio dei pali.
Antonio 7
Inzia in difesa ma senza Stefano che lo guidi si perde un pò. Poi ritorna in fascia e i suoi polmoni si fanno sentire. Suo il gol che da una momentanea illusione di rimonta.
Molte 6,5
Molto più in palla delle precedenti uscite se la gioca fino all'ultimo rischiando in un paio di occasioni il gol e la rissa
Maestro 6
Gioca come punta ma nel primo tempo ha solo un colpo di testa su calcio d'angolo per segnare, nella ripresa invece si ritrova davanti al portiere e prima gliela parano, poi la butta guori
Luciano 6
Il numero tre degli ACS ha tutta la simpatia dei Verboden quando lo atterra con quel fallaccio per tutti i palloni che non ha passato, ma deve ringraziare che Lucio sia uno tranquillo, altrimenti sarebbe già in ospedale.
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