La distanza che ci separa da Amsterdam è breve, solo 50 km, ma il traffico oggi è molto più intenso. Del resto piove ed è lunedì mattina.
Tra un'acquazzone l'altro troviamo quasi subito l'hotel che è immerso in un quartiere tranquillo e molto bello, quasi sembra uscito da un film su New York.
Anche in questo caso le camere sono molto belle ma, come in tutta Amsterdam, sono piccolissime, comunque ci vanno più che bene.
Come primo giorno decidiamo di andare in esplorazione della città a piedi passando per il bellissimo parco cittadino chiamato Vondel park.
Fuori dal parco ci ritroviamo in strade una più bella dell'altra, con case di mattoni. Quasi tutte hanno la curiosa caratteristica, un gancio che spunta dalla parte più alta della casa.
Forse serve per i traslochi. Continuando a camminare spuntiamo proprio davanti al Van Gogh Museum e non resistiamo alla tentazione di una visita.
Alla fine ci smarriremo a tal punto nei colori, nelle sensazioni e nelle visioni di questo geniale, quanto sfortunato pittore, che nonostante fossimo entrati con sufficiente tempo per completare la visita prima della chiusura dovranno buttarci fuori.
All'uscita il cielo si è talmente abbassato e fatto scuro e minaccioso sopra di noi che alle prime gocce chiediamo asilo politico in una specie di pub. Giusto in tempo per assistere ad un altro diluvio universale. Visto che ci siamo mangiamo e con piacere scopriamo che il pesce è buonissimo.
Quando usciamo il cielo sembra si sia pulito e così andiamo a visitare il centro di Amsterdam.
Dopo aver passato il ponte del primo canale capiamo subito che tutto il centro è costellato di una moltitudine di canali, ponti e stradine, il tutto dominato dalle tipiche case di mattoni, una appoggiata, a volte in modo irregolare, all'altra. Spesso si notano case fatte in modo diverso, ma non nello stile, queste case sono storte! Pendono a destra, a sinistra e perfino avanti o indietro.
L'atmosfera che si respira ad Amsterdam è qualcosa di completamente differente da tutte le altre città in cui siamo stati.
Il mix di culture che ha contribuito a realizzare questa terra qui è ben visibile: a volte si ha la sensazione di essere in Asia, altre volte in sud America.
Ma la città che mi viene più in mente passeggiando per Amsterdam è New York. Pur non essendoci mai stato di persona, ma solo attraverso il tubo catodico, le case mi ricordano proprio la metropoli statunitense, forse però mi sono fatto suggestionare dal fatto che New York in origine si chiamava New Amsterdam e che, a testimoniarlo, ci sono i quartieri di Harleem e Brooklyn, che devono il loro nome proprio a degli olandesi. Ci addentriamo a piedi finché possiamo poi sfiniti prendiamo il tram, che una volta a bordo ricorda il trenino delle giostre, e torniamo in hotel.
Tra un'acquazzone l'altro troviamo quasi subito l'hotel che è immerso in un quartiere tranquillo e molto bello, quasi sembra uscito da un film su New York.
Anche in questo caso le camere sono molto belle ma, come in tutta Amsterdam, sono piccolissime, comunque ci vanno più che bene.
Come primo giorno decidiamo di andare in esplorazione della città a piedi passando per il bellissimo parco cittadino chiamato Vondel park.
Fuori dal parco ci ritroviamo in strade una più bella dell'altra, con case di mattoni. Quasi tutte hanno la curiosa caratteristica, un gancio che spunta dalla parte più alta della casa.
Forse serve per i traslochi. Continuando a camminare spuntiamo proprio davanti al Van Gogh Museum e non resistiamo alla tentazione di una visita.
Alla fine ci smarriremo a tal punto nei colori, nelle sensazioni e nelle visioni di questo geniale, quanto sfortunato pittore, che nonostante fossimo entrati con sufficiente tempo per completare la visita prima della chiusura dovranno buttarci fuori.
All'uscita il cielo si è talmente abbassato e fatto scuro e minaccioso sopra di noi che alle prime gocce chiediamo asilo politico in una specie di pub. Giusto in tempo per assistere ad un altro diluvio universale. Visto che ci siamo mangiamo e con piacere scopriamo che il pesce è buonissimo.
Quando usciamo il cielo sembra si sia pulito e così andiamo a visitare il centro di Amsterdam.
Dopo aver passato il ponte del primo canale capiamo subito che tutto il centro è costellato di una moltitudine di canali, ponti e stradine, il tutto dominato dalle tipiche case di mattoni, una appoggiata, a volte in modo irregolare, all'altra. Spesso si notano case fatte in modo diverso, ma non nello stile, queste case sono storte! Pendono a destra, a sinistra e perfino avanti o indietro.
L'atmosfera che si respira ad Amsterdam è qualcosa di completamente differente da tutte le altre città in cui siamo stati.
Il mix di culture che ha contribuito a realizzare questa terra qui è ben visibile: a volte si ha la sensazione di essere in Asia, altre volte in sud America.
Ma la città che mi viene più in mente passeggiando per Amsterdam è New York. Pur non essendoci mai stato di persona, ma solo attraverso il tubo catodico, le case mi ricordano proprio la metropoli statunitense, forse però mi sono fatto suggestionare dal fatto che New York in origine si chiamava New Amsterdam e che, a testimoniarlo, ci sono i quartieri di Harleem e Brooklyn, che devono il loro nome proprio a degli olandesi. Ci addentriamo a piedi finché possiamo poi sfiniti prendiamo il tram, che una volta a bordo ricorda il trenino delle giostre, e torniamo in hotel.
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