martedì 6 dicembre 2011

Belgio - Olanda - Belgio: ottavo giorno / Brugge - Zeebrugge - Blankenberger - Charleroi

Anche questa mattina ci svegliamo affamati e con la pioggia che ci saluta da fuori. Dalle notizie che giungono dall’Italia a casa ci aspetta un caldo record… Quando il sole torna a splendere la temperatura è sempre mite così continuiamo a distrarci per le strade di Brugge finché non troviamo la cattedrale di Nostra Signora dove è tenuta una statua di Michelangelo, una delle poche sue opere esistenti fuori dell'Italia.
Nella stessa chiesa c’è perfino un dipinto del Caravaggio…
Non oso pensare che fila ci sarebbe potuta essere se questa chiesa fosse stata in Italia, per non parlare del biglietto d’ingresso che avrebbero fatto pagare…
Sono gli ultimi momenti che trascorriamo a Brugge, così sulla strada del ritorno cerchiamo di fare stradine nuove che non abbiamo ancora visto, per scorgere qualche angolo nascosto ed indimenticabile.
L’ora della partenza è giunta, ma prima di andare in aeroporto scappiamo un pochino più a nord per vedere il mare del nord.
La prima tappa che facciamo, Zeebrugge, non è il massimo, anzi è solamente un porto commerciale.
La spiaggia di Blankengerger invece è tutta un’altra cosa. Chilometri e chilometri di sabbia battuta dal vento. Il Mare è così distante dalle dune che sembra quasi irraggiungibile. Sulla sabbia ci sono poche persone e tutte munite di tenda per ripararsi dal fortissimo vento. Io e Lucetta ci facciamo spingere qua e la dalle folate di aria fredda finché, leggermente storditi, proviamo a raggiungere l’acqua spumosa.
A metà strada desistiamo perché fa un po’ troppo freddo. In acqua ci sono solo surfisti con la muta, e qualche pinguino…
Andiamo a mangiare in questa cittadina balneare belga e scopriamo che è stracolma di gente in vacanza. Una curiosità tutta belga: dato che lo spazio sulla spiaggia non manca, invece delle sdraio, ogni famiglia ha una casetta con relativo spazio davanti e dietro.
Nota sui cibi e le bevande provate: In Belgio e Olanda non si mangia male, ma come in tutti i posti stranieri che abbiamo visitato è meglio mangiare i loro piatti e in questo caso, per andare sul sicuro, pesce!
Da bere, come ho già detto, assolutamente birra! Non mi stancherò mai di dire che sia in Olanda, e soprattutto in Belgio, esistono una quantità di birre buonissime tra cui scegliere che è davvero imbarazzante.
Verso le cinque riprendiamo l’auto e ci dirigiamo verso l’aeroporto di Charleroi. Ci aspettano ancora 130 chilometri sulle strade Belga.
Nonostante i nostri litigi è sempre più bello guidare in mezzo a questi paesaggi al fianco di Lucetta.

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