giovedì 1 dicembre 2011

IL CENACOLO e IL CODICE ATLANTICO

Il Cenacolo Vinciano.
Questo è uno dei motivi principali per cui io e Lucetta abbiamo deciso di rimanere a Milano a fare la settimana culturale.
Ci avevamo già provato quest'estate, in una caldissima domenica di Agosto di una deserta Milano, quando in compagnia di Lorenzo e Claudia, abbiamo tentato il colpo gobbo presentandoci a Santa Maria delle Grazie sperando di poter trovare un posto.
Tutto prenotato fino a Dicembre.
Questo problema della prenotazione però vale solo per i fine settimana. Stavolta siamo riusciti a trovare un paio di posticini per martedì pomeriggio.
La visita dura veramente poco, solo quindici minuti, però lo spettacolo, nonostante le condizioni purtroppo precarie dell'affresco, ne vale davvero la pena. E' incredibile come il tratto di Leonardo, un uomo senza eguali nella storia, si distingua da quello di ogni altro pittore rinascimentale e non. Senza nulla togliere ai più grandi artisti io non riesco a trovare nessuno che rapisca il mio sguardo come fa il suo tratto.
Scaduti i miseri, ma goduti, quindici minuti visitiamo Santa Maria delle Grazie e poi mentre usciamo e ci dirigiamo verso la metropolitana scorgiamo un chiostro, proprio dietro Santa Maria delle Grazie, nel quale sono esposti più di venti fogli del codice atlantico.
La varietà di argomenti trattati in questi pochi fogli, nonché la genialità con cui Leonardo analizza e districa alcuni enigmi disegnando macchine avveniristiche per quei tempi mi lascia sempre senza parole.
Se un giorno inventassero la macchina del tempo e riportassero al presente Leonardo dal passato credo che non troverebbe alcuna difficoltà ad integrarsi e comprendere i progressi scientifici fatti nei secoli trascorsi dalla sua nascita.

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