giovedì 1 dicembre 2011

Storiella

Questa sera ho ricevuto una notizia bellissima. Un mio caro amico ha trovato la felicità. Uno dei pochi superstiti alla grande estinzione di massa di alcuni anni fa causata dalla caduta di un meta meteorite che ha disintegrato i miei legami di amicizia con quasi tutte le persone che
conoscevo.
A dir la verità l'aveva trovata già da qualche tempo. Ma stasera ho avuto la notizia che lo conferma definitivamente. Ale e Daniela hanno trovato il loro equilibrio facendo combaciare l'una con l'altra la propria metà della mela che rappresenta la vita. Sono commosso, felice ed ora anche allegro. Così allegro che mi è venuta voglia di scrivere, scrivere, scrivere.... mi aspetta una lunga notte 
Però qui non posso mettere la storia dei miei due amici, non conosco i particolari del loro innamoramento e non voglio nemmeno presumere di conoscerli.  Per cui vorrei scrivere, sempre in omaggio ad Ale e Daniela, una storiella che ho pensato quando qualche tempo fa ho finalmente conosciuto il volto dell'amore.


C'era una volta una ragazza bellissima che però non sapeva di esserlo. Tutti glielo dicevano ma lei non capiva. Ogni volta che passava davanti ad uno specchio, uno specchietto retrovisore, una lamina d'acciaio splendente, un display di cellulare, una piccola pozzanghera d'acqua piovana, insomma qualsiasi cosa che potesse  riflettere la sua immagine, lei rimaneva intrappolata da se stessa e dalla voglia di apparire bella come tutti le dicevano che era. Sfortunatamente non riusciva proprio a vedersi così.
Questa ragazza poco a poco divenne triste. Pensava che la felicità fosse a portata d'immagine ,come tutti le dicevano, ma lei non la trovava. Le venne persino il dubbio che le stesse calando la vista, ma il suo oculista la tranquillizzò.
Finché un giorno, mentre tornava a casa sulla metropolitana, incontrò per caso un ragazzo dagli occhi luccicanti. Non aveva mai visto un bagliore così strano nello sguardo di nessuno. Questo ragazzo era un perfetto ragazzo medio, di media statura con un pizzetto medio e una quantità di capelli rasati un po’ sotto la media. Sembrava simpatico. Indossava un paio di jeans e una camicia anonimi ed anche le scarpe passavano inosservate essendo nella media.  L'unica cosa che colpivano in quella figura erano gli occhi sfavillanti che la fissavano.
I suoi occhi continuarono a luccicare perfino quando la luce sulla metropolitana venne a mancare di colpo. La gente sgomenta non riuscì a trattenere leggere esclamazioni frammisti a fuggevoli sguardi impauriti. La ragazza non li sentì neppure. La sua attenzione era totalmente
focalizzata su gli occhi del ragazzo che la guidavano verso di lui come un faro guida una nave durante una notte tempestosa. La ragazza avanzò attraverso le onde schiumose e protestanti dei passeggeri finché approdò nel porto sicuro dello sguardo del ragazzo. Fu allora che successe, mentre erano ad un palmo l'uno dall'altra. Riflessa negli occhi del ragazzo lei si vide in tutta la sua bellezza e finalmente capì cosa avrebbe dovuto cercare fin dall’inizio per vedersi così: una persona che vedeva e capiva tutto quello che era veramente... Una splendida creatura.

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