giovedì 1 dicembre 2011

OTTAVO GIORNO CAHIR

Ci svegliamo ancora intontiti nel B&B della signora Kathleen. Un posto incantevole circondato dalla foresta del parco naturale di Kerry. Oltre a noi nel B&B c’è solo una coppia di anziani signori di Cork, non molto loquaci.

La pace e la tranquillità in cui trascorriamo il momento della colazione, affacciati al finestrone che da sul giardino, ci fanno dimenticare per un attimo le fatiche del giorno prima.

Fuori piove...

Una volta che ci rimettiamo in macchina la stanchezza si fa risentire, probabilmente dopo tanti chilometri cominciamo ad avere bisogno di un po’ di riposo.

È domenica e di internet point aperti per prenotare un buon Hotel non ce ne sono. Decidiamo allora di dirigerci subito a Cahir. Anche se ci vorranno due ore di auto dovremmo arrivare in tempo per non rischiare di avere ancora problemi di B&B.

Al nostro arrivo saremo, molto in anticipo, la signora che gestisce il B&B, molto carino ed accogliente, è un po’ stupita dell’orario ma è molto simpatica e gentile. Trascorriamo un po’ di tempo parlando con lei che scopriamo essere appena tornata dall’Italia dove si è trovata molto bene. Quando le diciamo che ci trasferiremmo nel B&B subito se facesse a cambio con la mia casa in Italia, sapendo che si tratta d uno scherzo accetta entusiasta.

Uscendo a visitare il paese, io e Lucetta ci accorgiamo subito che in questa località i colori predominanti sono il giallo e il blu. Ovunque uomini, donne, bambini e anziani indossano magliette a strisce gialle e blu. Anche le automobili sono corredate da almeno due bandierine e le finestre delle case sono quasi tutte addobbate dei medesimi colori. Passando davanti ad un pub molto rumoroso capiamo che si sta giocando un’altra importante partita. Io e Lucetta deduciamo che probabilmente si tratta ancora di Calcio gaelico.

L’atmosfera di attesa che si respira nelle strade per l’esito della partita è elettrizzante e non riusciamo ad immaginare cosa potrebbe succedere se i “Giallo Blu” vincessero.

Per stemperare l’attesa andiamo a visitare il castello di Cahir, dove hanno girato delle scene del film Excalibur. Costa solo 3€ ma rispetto ad altri castelli più costosi è molto più bello, integro, grande e visitabile in quasi ogni suo angolo. Il tutto coadiuvato con la proiezione di un filmato in italiano.

Perlustrare il castello, oltre che interessante, si rivela anche molto divertente: ci sono molte scale e troviamo perfino le segrete dove i criminali che vi venivano gettati non avevano più speranza di vedere la luce del solo.

C’era addirittura una specie di passaggio segreto che dall’interno del cortile centrale scendeva nei sotterranei per risalire in cima ad una torre che i affacciava sul fiume completamente scollegata dalle mura esterne. Concludiamo il nostro tuffo nel medioevo passando dalle grandi sale dei ricevimenti alle graziose stanze in cima alle torri.

C'è perfino la stanza con il meccanismo, funzionante, di un porta blocca passaggio come quelle dei film che pendono dall'alto con gli spuntoni pronti e minacciosi.

Al nostro rientro al B&B ci siamo dimenticati del tutto della partita e dei possibili festeggiamenti ma il gestore ci ragguaglia sul risultato: la squadra locale ha perso per pochissimo la finale. Non si trattava di calcio gaelico ma di Hurling, il principe degli sport gaelici. Anche questo a noi europei potrebbe sembrare un semplice incrocio tra calcio, rugby e baseball… Un po’ strano forse, ma qui è praticamente lo sport nazionale.

In serata, distrutti dalle fatiche di questi giorni, proviamo la ricetta locale dell’Irish coffè. Non male, anche se non riuscirò a finirlo completamente, non tanto per il caffè o il whisky, quanto per la quantità sproporzionata…

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