Ci
svegliamo ancora intontiti nel B&B della signora Kathleen. Un posto
incantevole circondato dalla foresta del parco naturale di Kerry. Oltre
a noi nel B&B c’è solo una coppia di anziani signori di Cork, non
molto loquaci.
La
pace e la tranquillità in cui trascorriamo il momento della colazione,
affacciati al finestrone che da sul giardino, ci fanno dimenticare per
un attimo le fatiche del giorno prima.
Fuori piove...
Una
volta che ci rimettiamo in macchina la stanchezza si fa risentire,
probabilmente dopo tanti chilometri cominciamo ad avere bisogno di un
po’ di riposo.
È
domenica e di internet point aperti per prenotare un buon Hotel non ce
ne sono. Decidiamo allora di dirigerci subito a Cahir. Anche se ci
vorranno due ore di auto dovremmo arrivare in tempo per non rischiare di
avere ancora problemi di B&B.
Al
nostro arrivo saremo, molto in anticipo, la signora che gestisce il
B&B, molto carino ed accogliente, è un po’ stupita dell’orario ma è
molto simpatica e gentile. Trascorriamo un po’ di tempo parlando con lei
che scopriamo essere appena tornata dall’Italia dove si è trovata molto
bene. Quando le diciamo che ci trasferiremmo nel B&B subito se
facesse a cambio con la mia casa in Italia, sapendo che si tratta d uno
scherzo accetta entusiasta.
Uscendo
a visitare il paese, io e Lucetta ci accorgiamo subito che in questa
località i colori predominanti sono il giallo e il blu. Ovunque uomini,
donne, bambini e anziani indossano magliette a strisce gialle e blu.
Anche le automobili sono corredate da almeno due bandierine e le
finestre delle case sono quasi tutte addobbate dei medesimi colori.
Passando davanti ad un pub molto rumoroso capiamo che si sta giocando
un’altra importante partita. Io e Lucetta deduciamo che probabilmente si
tratta ancora di Calcio gaelico.
L’atmosfera
di attesa che si respira nelle strade per l’esito della partita è
elettrizzante e non riusciamo ad immaginare cosa potrebbe succedere se i
“Giallo Blu” vincessero.
Per
stemperare l’attesa andiamo a visitare il castello di Cahir, dove hanno
girato delle scene del film Excalibur. Costa solo 3€ ma rispetto ad
altri castelli più costosi è molto più bello, integro, grande e
visitabile in quasi ogni suo angolo. Il tutto coadiuvato con la
proiezione di un filmato in italiano.
Perlustrare
il castello, oltre che interessante, si rivela anche molto divertente:
ci sono molte scale e troviamo perfino le segrete dove i criminali che
vi venivano gettati non avevano più speranza di vedere la luce del solo.
C’era
addirittura una specie di passaggio segreto che dall’interno del
cortile centrale scendeva nei sotterranei per risalire in cima ad una
torre che i affacciava sul fiume completamente scollegata dalle mura
esterne. Concludiamo il nostro tuffo nel medioevo passando dalle grandi
sale dei ricevimenti alle graziose stanze in cima alle torri.
C'è
perfino la stanza con il meccanismo, funzionante, di un porta blocca
passaggio come quelle dei film che pendono dall'alto con gli spuntoni
pronti e minacciosi.
Al
nostro rientro al B&B ci siamo dimenticati del tutto della partita e
dei possibili festeggiamenti ma il gestore ci ragguaglia sul risultato:
la squadra locale ha perso per pochissimo la finale. Non si trattava di
calcio gaelico ma di Hurling, il principe degli sport gaelici. Anche
questo a noi europei potrebbe sembrare un semplice incrocio tra calcio,
rugby e baseball… Un po’ strano forse, ma qui è praticamente lo sport
nazionale.
In serata, distrutti dalle fatiche di questi giorni, proviamo la
ricetta locale dell’Irish coffè. Non male, anche se non riuscirò a
finirlo completamente, non tanto per il caffè o il whisky, quanto per la
quantità sproporzionata…
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