Arriviamo alle montagne
del Tiramisù più tardi del solito. Il sole è già basso e ci infiliamo in una
piccola collina variopinta che sembra si stia sciogliendo formando canali
colorati piccoli e grandi fino a creare quasi una tagliata.
Uno spettacolo
incredibile.
Camminare su queste
montagne è stranissimo perché oltre ad essere colorate, scricchiolano e si
sbriciolano al nostro passaggio. Sembra quasi siano fatte di glassa, tipo colomba
pasquale.
Siamo soli. Mi sento piuttosto fortunato ad essere qui, come fossi uno dei primissimi visitatori di questo luogo, così strano e delicato.
L’atmosfera che si vive
è quella di aver scoperto un sito quasi incontaminato e lontano dai disastri
che vi potrebbe combinare il turismo di massa.
Se un giorno vi arrivasse il turismo di massa, temo che non permetteranno più di camminarci sopra.
Abbiamo giusto una
mezz’ora per le foto, poi ci spostiamo al campo base circondati da tutte queste
colline colorate. Di fronte a noi il tramonto è prossimo.
Non so se montare la
tenda o correre a esplorare le altre colline per fare mille foto con la luce
morente.
Il sole è ancora giallo per cui forse faccio in tempo
a montare la tenda, così mi metto all’opera e finisco a tempo di record.
Accompagnato da Barbara e le nostre macchine fotografiche, parto verso
l’orizzonte per godermi un tramonto spettacolare. In lontananza vediamo Denis
che esplora altri canali variopinti, ce ne sono tanti e mi piacerebbe poterli
esplorarli tutti.
I colori delle colline
sembrano accentuarsi finché il sole non scompare dietro una di esse. Torniamo indietro
per goderci la solita birra serale e aspettare la cena.
Dopo mangiato scatta l’ora delle foto stellari. Questa
volta troviamo la combinazione giusta tra Iso, diaframma, posizione e tempi di
scatto: risultato una bella coda colorata della via lattea. Credo che meglio di
così con questa macchina fotografica non si possa fare.
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