lunedì 9 ottobre 2023

Il bidet nel deserto

 Il bidet nel deserto

 

Primo volo per Istanbul tranquillo, anzi, atterriamo perfino in anticipo. Sfortunatamente lo scalo sarà lunghissimo, sei ore di attesa in un aeroporto molto bello, che però ha un problema: niente internet. Un immenso centro commerciale di lusso, che in realtà darebbe un’ora di wifi gratuito, se solo funzionasse! A parte che solo un’ora è proprio da purciari (spilorci), ma nemmeno un’ora sono riuscito ad utilizzarlo, giusto 5 minuti, poi è misteriosamente svanito.

Capisco che la maggior parte delle persone che passano di lì ci devono stare poco, quindi perché non far utilizzare il wifi a quei pochi che devono aspettare più ore? Hai proprio il braccino più corto di un T-Rex.

Inoltre a causa di questo problema col wifi non siamo riusciti a trovarci fino all’ultimo minuto con Gaia, l’unica del gruppo che arrivava da Milano.

Comunque ripartiamo in orario e l’unica cosa simpatica che ricordo di questa tratta notturna è che le hostess e gli stuart, sapendo che eravamo italiani, ci hanno detto sempre:

“Buon appetito”.

Peccato che ce lo dicevano dopo mangiato al momento di ritirare il vassoio vuoto.

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