sabato 17 ottobre 2020

Passeggiata notturna al Vivaro


Questa sera torniamo ai pratoni del Vivaro perché ci aspetta una passeggiata notturna alla ricerca del buio assoluto per provare a vedere quante più stelle possibili e, se siamo fortunati,  la cometa Neowise. Torniamo forse anche perché ieri non abbiamo preso abbastanza freddo.

L’inizio della serata non è incoraggiante: ci fanno la solita presentazione, però effettivamente siamo gli unici presenti che c’erano anche la sera prima...

Dopo l’intro ci spostiamo sul retro dove c’è il grande telescopio, stavolta puntato sulla mezza luna del nostro satellite. Allora funziona! Dopo aver ammirato la Luna con i suoi crateri che la fanno somigliare ad una groviera grigio-bianco, usciamo in strada e ci incamminiamo verso i pratoni.

Memori di ieri sera, ci siamo coperti con una felpa, ma alla lunga non basterà nemmeno questa.

Usciamo dal centro abitato e attraversiamo un campo e poi una strada. Anche se è molto più buio rispetto a Roma, ancora non si vedono quelle stellate sotto cui uno vorrebbe passare una serata disteso sull’erba a chiacchierare.

Il motivo è sempre lui: il famigerato inquinamento luminoso.

Arriviamo a destinazione, a centro di un grande prato circondato dal nulla, se non dai lontani alberi e le creste dei colli Albani, il buio è quasi totale, quasi. C’è infatti una luce verso nord che rovina un po’ la visione in quel settore del cielo, che neanche farlo apposta è proprio quello dove ci sarebbe la cometa.

L’astronomo ci racconta che fino a settimana scorsa era ben visibile a occhio nudo. Stasera invece non si vede nulla.

Mentre spiega le costellazioni io tento l’impossibile: fotografare le stelle. Nonostante abbia una vecchia fotocamera, quasi sicuramente non adatta a questo genere di foto, monto il treppiede, gli fisso la fotocamera, e ad essa il telecomando. Imposto i settaggi al meglio delle sue possibilità e inizio a sparare a caso in cielo. Risultato ovviamente negativo, nel senso che sono venute tutte nere come un negativo.

Ci ho provato.

Mi godo allora la spiegazione della volta celeste, cercando di intravedere anche la via Lattea, almeno finché il freddo diventa veramente pungente ed è ora di tornare indietro.

Serata interessante, ma dovevamo venire più preparati, in tutti i sensi.

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