Assergi è a circa 900 metri sul livello del mare. Quando arriviamo
la temperatura non è così bassa, anzi. Camminiamo su un sentiero
prevalentemente scoperto e subito cerchiamo riparo all’ombra dei rari alberelli che
costeggiano la strada. Per fortuna non c’è nessuno, così non si rischia
l’affollamento, però fa un po’ troppo caldo.
Saliamo di circa cento metri ed arriviamo prima ad una fontana,
quindi saliamo ancora fino all’antica chiesa di San Clemente, del 1200.
Affacciata sulla valle, è chiusa per questione
Covid, così possiamo solo tentare sbirciare dalle finestrelle
all’interno.
Finalmente il clima inizia a rinfrescarsi sensibilmente, ma per
raggiungere livelli accettabili dobbiamo salire ancora, fino a San Pietro della
Jenca, dove a quanto pare si sono portati avanti scalzando San Pietro dalla chiesetta esistente per
intitolarla a San Giovanni Paolo II. A giudicare dai sentieri a lui intitolati
pare che fosse solito camminare per questa valle, anche se in realtà sembra ci
venne pochissime volte.
Il piccolo borgo, riunito da stradine quasi tutte sterrate, è un
agglomerato di vecchie case, alcune ristrutturate, altre ancora in attesa di
benefattore. Probabilmente è un luogo che torna in vita nei fine settimana ed
effettivamente oggi qualcuno c’è.
Riprendiamo la vecchia strada e in un’ora e mezza siamo a
destinazione.
Come primo allenamento può andare, magari la prossima volta è
meglio venirci senza portarsi il caldo da casa...
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