giovedì 23 ottobre 2014

Turkolento - quindicesimo giorno



Ci svegliamo tardi, stanchi, un pochino tristi, oggi si riparte e la vacanza è giunta al termine.
Il ritrovo è alle 10 del mattino. Abbiamo tutto il tempo di fare colazione con comodo e chiudere i bagagli, ma nell'aria non c'è più quell'entusiasmo che si respirava nei giorni precedenti.
E' normale, si torna alla vita di tutti i giorni, si torna a faticare, o a studiare, e magari anche a sognare di questo viaggio.
La giornata è grigia, e anche sul pulmino c'è meno allegria del solito. L'aeroporto di Izmir è grandissimo, e ci controllano più volte, ma almeno abbiamo l'ultimissima l'occasione per prendere qualche piccolo souvenir da portare a casa. Non tornerò a mani vuote.
Non so se e quando tornerò in Turchia, il futuro è imperscrutabile. Posso dire che in questa terra non mi ci sono trovato affatto male, anzi. Forse Istanbul potrebbe essere una tappa da pianificare, magari accludendoci la maratona...
Prendiamo l'aereo per Istanbul e mi ritrovo accanto ad una ragazza di Udine che ha fatto anche lei una settimana girandosi più o meno come noi la Turchia, ma con il pullman. Abbiamo fatto quasi le stesse tappe e così ci mettiamo a chiacchierare ricordando i posti, le atmosfere ,i profumi, le sensazioni. Già un pochino di nostalgia mi assale, non tanto per la Turchia, ma per la condivisione che ho avuto il piacere e soprattutto la fortuna di sperimentare.
Quando sono partito dall'Italia ero ridotto ai minimi termini, sull'orlo dell'ennesimo esaurimento nervoso nel giro di pochi mesi. Avevo continue crisi d'ansia ed una stanchezza cronica che non riuscivo a levarmi di dosso.
Questo viaggio invece, fatto assieme ai miei compagni di avventure è stata una medicina migliore di qualunque farmaco e di qualunque seduta psicoterapeutica. E' solo la seconda volta che viaggio con avventure, ma anche stavolta è stato molto bello, una delle vacanze più belle, ricche e vive che si possano fare, probabilmente proprio perché impreziosite da personalità tutte diverse, ma uniche.
Non so se e quando tornerò in Turchia, ma ci terrei a rivedere le persone che hanno condiviso con me questa terra magica.



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