Oggi
non va bene, ho un brutto presentimento. La gola rumoreggia più del
solito e anche un'abbondante razione di zenzero non riesce a
zittirla.
Ci
dirigiamo a Dalvik per uscire in barca a vedere le balene. Io e Alba
non siamo per nulla attirati dalla cosa e rimaniamo in paese per
visitarlo. Un conto fosse una spedizione a caccia di balenieri per
rovinargli la festa, per un azione simile pagherei volentieri.
Nel
piccolo centro marittimo c'è pochissimo da vedere, inoltre le
energie sembra mi stiano abbandonando sempre di più velocemente.
Sarà il sonno?
Giriamo
per il paese in cerca di qualcosa, come naufraghi affamati di
attrazioni, ma non c'è nulla e così ci rifugiamo in un vecchio
caffè molto caratteristico dove sono esposti diversi cimeli sulla
pesca. E' gestito da un vichingo e dalla moglie Inga la vichinga. Ci
rimaniamo fino all'orario prestabilito per l'appuntamento, poi
andiamo ad accogliere i balenisti e, mentre loro mangiano una
grigliata di merluzzo, pescato da loro stessi, consumiamo un pranzo
vegetariano cercando di fare nascere qualche senso di colpa nei
novelli pescatori.
C'è
da vedere ora il museo delle aringhe e così si torna a Siglufjordur,
riattraversando la galleria dei nani.
Anche
in questa occasione io e Cassandra decliniamo la visita.
A
tutti gli altri che faranno la visita il museo non dispiacerà.
Sono
sempre più distrutto, nonostante non abbia fatto nulla per tutto il
giorno, se non girare a vuoto per i paesini.
Ci
siamo: stavolta mi sono ammalato in vacanza.
Per
tutto il viaggio di ritorno dormo cercando di recuperare le forze, ma
non sarà sufficiente. Forse ho perfino la febbre. Speriamo che una
bella dormita mi faccia bene.
Meteo
& Guest house
Il
quarto giorno il tempo è freddo e inizia con accenni di pioggia. Nel
pomeriggio diventa bello e quasi caldo. Anche alla sera ad Akureyri
il tempo rimane buono.
La
casa invece è una villetta tutta per noi in cui ci distribuiamo su
tre piani: al piano terra c'è la cucina grande con bagno e doccia e
un paio di camere. Al primo piano ci dividiamo in camere di diverse
misure, servite da un bagnetto ed un angolo cottura. Al secondo piano
invece restano le ultime camere con un cucinotto.
Io
e Cassandra stavolta siamo stati privilegiati perché abbiamo l'unica
camera doppia. Grazie Viviana.
Per
la cena ci dobbiamo dividere: al piano terra la maggior parte mangia
la zuppa, al secondo piano fanno pasta al pesto.
Distrutto
dalla febbre, sono un uomo e sopporto tutto tranne quando ho 37,5/38
di febbre, non partecipo alla preparazione della cena. Mangerò però
con gusto una zuppa finalmente buona.
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