lunedì 18 giugno 2018

Giorno 9 – Petra, the final cut

Stamattina si ritorna a Petra per vedere l’ultima parte che ieri abbiamo saltato: un’altra bella salita fino alla cima di una montagna sopra il teatro, dove c’è l’altare del sacrificio.
Partiamo un pochino più tardi, ma ci mettiamo molto meno di ieri ad arrivare al Tesoro. 
Del resto sono solo due chilometri in leggera discesa.
All’altezza del teatro iniziamo a salire le scale. La roccia è sempre coloratissima, forse addirittura meglio di quella vista ieri.
In mezz’ora arriviamo in cima, un tragitto molto più tranquillo, con pochissima gente. Praticamente ci siamo solo noi.
Sulla vetta andiamo a vedere i due obelischi e poi saliamo verso l’Altare del sacrificio. Fuori del sentiero vediamo scendere Michele il cassiere. Dice che gli altri del gruppo sono ancora in cima. Difatti troviamo Roberto, Carlo e Giuseppe. C'è anche Vittoria che sta cercando Michele, il quale se ne è andato portandosi via il suo zaino, il suo cappello e la sua acqua. Attentato!
Il panorama da là sopra è mozzafiato, si vedono tutte le tombe reali come se fossimo in volo su un elicottero.
Fatta qualche foto partiamo all’inseguimento di Michele scendendo le scale per una gola ripida.
Subito incrociamo un beduino che ci segue e a gesti e suoni ci indica le cose da vedere. Ci mettiamo poco a capire che vuole farci da guida per una mancia, ma subito ci rendiamo conto che è anche sordo muto.
Comunque non è molesto, anzi, ci indica diverse cose nascoste che forse non avremmo notato e ci aspetta sempre pazientemente.
Vediamo un piccolo altarino del dio supremo dei nabatei, un grande leone scolpito sulla roccia, il Triclinium giardino, il Triclinium colorato, la Tomba del soldato romano e diverse altre tombe.
Alla fine lo salutiamo raccogliendo un dinaro a testa e ci avviamo. A buon mercato, ma dove si è mai vista una guida muta?
A conferma del fatto che fosse davvero sordo Roberto lo richiama dicendogli “Vieni qui che ti do 10 dinari”, ma il beduino non si volta nemmeno.
Non contenti del fantastico giro, io e Cassandra torniamo verso il fondo valle per poi risalire a vedere alcune tombe che dall'alto avevano attirato la mia attenzione.
Risaliamo dalla parte opposta, nella zona delle tombe reali e, invece di andare a sinistra, andiamo a destra.
Qui troviamo altri ambienti da esplorare con questa meravigliosa roccia colorata che ipnotizza e magnetizza lo sguardo.
Non c'è in giro quasi nessuno qui, e non capisco perché. I luoghi e la vista è sempre fantastica.
Arriviamo a trovarci su una terrazza proprio di fronte all'anfiteatro poi, dopo aver ispezionato tutte le case e le tombe visitabili ridiscendiamo.
Anche oggi fa molto caldo, ma in poco tempo abbiamo visto e fatto tutto quello che dovevamo fare. Torniamo verso l’uscita per evitare di soffrire come ieri e ci arriviamo verso le 12:30, mangiamo e andiamo a vedere il piccolo museo.
Da non perdere, oltre ai pochi reperti esposti, uno schermo con tutti i film che hanno girato qualche scena a Petra. A parte Indiana Jones ce ne sono altri cinque, ma il migliore è “Gli occhi della tigre”, una specie di viaggio al centro della terra con protagonista un improbabile Sinbad. Davvero spassosissimo.
Il resto della giornata ci tumuliamo in hotel per difenderci dal caldo, mentre la sera usciamo per salire in città a vedere qualche locale e negozio.
Stasera siamo in tanti e prendiamo due taxi. Ci facciamo lasciare dopo la moschea dove iniziamo a girare. Contrariamente a quanto pensavamo non c’è molto, o meglio, ci sono moltissimi parrucchieri da uomo, farmacie, venditori di caffè e di dolci.
Locali pochi. Va da sé che, sotto lo sguardo sorpreso e divertito dei clienti tutti uomini, finiamo per entrare quasi per sbaglio in una fumeria di narghilè, e ovviamente ordiniamo solo spremute d’arancia.
A completare la bizzarra serata in televisione c’è la versione giordana di Gomorra, malavitosi che parlano pochissimo e si sparano tanto.
Terminata la spremuta scappiamo subito e stavolta scendiamo a piedi per smaltire tutto il fumo che abbiamo assorbito. Alla fine il locale migliore di Petra si è dimostrato il minimarket vicino all’hotel, con i suoi gelati confezionati e le birre analcoliche. Tutta salute.

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