Stamattina
si ritorna a Petra per vedere l’ultima parte che ieri abbiamo
saltato: un’altra bella salita fino alla cima di una montagna sopra
il teatro, dove c’è l’altare del sacrificio.
Partiamo
un pochino più tardi, ma ci mettiamo molto meno di ieri ad arrivare
al Tesoro.
Del resto sono solo due chilometri in leggera discesa.
Del resto sono solo due chilometri in leggera discesa.
All’altezza
del teatro iniziamo a salire le scale. La roccia è sempre
coloratissima, forse addirittura meglio di quella vista ieri.
In
mezz’ora arriviamo in cima, un tragitto molto più tranquillo, con
pochissima gente. Praticamente ci siamo solo noi.
Sulla
vetta andiamo a vedere i due obelischi e poi saliamo verso l’Altare
del sacrificio. Fuori del sentiero vediamo scendere Michele il
cassiere. Dice che gli altri del gruppo sono ancora in cima. Difatti
troviamo Roberto, Carlo e Giuseppe. C'è anche Vittoria che sta
cercando Michele, il quale se ne è andato portandosi via il suo
zaino, il suo cappello e la sua acqua. Attentato!
Il
panorama da là sopra è mozzafiato, si vedono tutte le tombe reali
come se fossimo in volo su un elicottero.
Fatta
qualche foto partiamo all’inseguimento di Michele scendendo le
scale per una gola ripida.
Subito
incrociamo un beduino che ci segue e a gesti e suoni ci indica le
cose da vedere. Ci mettiamo poco a capire che vuole farci da guida
per una mancia, ma subito ci rendiamo conto che è anche sordo muto.
Comunque
non è molesto, anzi, ci indica diverse cose nascoste che forse non
avremmo notato e ci aspetta sempre pazientemente.
Vediamo
un piccolo altarino del dio supremo dei nabatei, un grande leone
scolpito sulla roccia, il Triclinium giardino, il Triclinium
colorato, la Tomba del soldato romano e diverse altre tombe.
Alla
fine lo salutiamo raccogliendo un dinaro a testa e ci avviamo. A buon
mercato, ma dove si è mai vista una guida muta?
A
conferma del fatto che fosse davvero sordo Roberto lo richiama
dicendogli “Vieni qui che ti do 10 dinari”, ma il beduino non si
volta nemmeno.
Non
contenti del fantastico giro, io e Cassandra torniamo verso il fondo
valle per poi risalire a vedere alcune tombe che dall'alto avevano
attirato la mia attenzione.
Risaliamo
dalla parte opposta, nella zona delle tombe reali e, invece di andare
a sinistra, andiamo a destra.
Qui
troviamo altri ambienti da esplorare con questa meravigliosa roccia
colorata che ipnotizza e magnetizza lo sguardo.
Non
c'è in giro quasi nessuno qui, e non capisco perché. I luoghi e la
vista è sempre fantastica.
Arriviamo
a trovarci su una terrazza proprio di fronte all'anfiteatro poi, dopo
aver ispezionato tutte le case e le tombe visitabili ridiscendiamo.
Anche
oggi fa molto caldo, ma in poco tempo abbiamo visto e fatto tutto
quello che dovevamo fare. Torniamo verso l’uscita per evitare di
soffrire come ieri e ci arriviamo verso le 12:30, mangiamo e andiamo
a vedere il piccolo museo.
Da
non perdere, oltre ai pochi reperti esposti, uno schermo con tutti i
film che hanno girato qualche scena a Petra. A parte Indiana Jones ce
ne sono altri cinque, ma il migliore è “Gli occhi della tigre”,
una specie di viaggio al centro della terra con protagonista un
improbabile Sinbad. Davvero spassosissimo.
Il
resto della giornata ci tumuliamo in hotel per difenderci dal caldo,
mentre la sera usciamo per salire in città a vedere qualche locale e
negozio.
Stasera
siamo in tanti e prendiamo due taxi. Ci facciamo lasciare dopo la
moschea dove iniziamo a girare. Contrariamente a quanto pensavamo non
c’è molto, o meglio, ci sono moltissimi parrucchieri da uomo,
farmacie, venditori di caffè e di dolci.
Locali
pochi. Va da sé che, sotto lo sguardo sorpreso e divertito dei
clienti tutti uomini, finiamo per entrare quasi per sbaglio in una
fumeria di narghilè, e ovviamente ordiniamo solo spremute d’arancia.
A
completare la bizzarra serata in televisione c’è la versione
giordana di Gomorra, malavitosi che parlano pochissimo e si sparano
tanto.
Terminata
la spremuta scappiamo subito e stavolta scendiamo a piedi per
smaltire tutto il fumo che abbiamo assorbito. Alla fine il locale
migliore di Petra si è dimostrato il minimarket vicino all’hotel,
con i suoi gelati confezionati e le birre analcoliche. Tutta salute.
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