giovedì 21 giugno 2018

Giorno 12 - Aqaba - Snorkeling

Tutti al mare! Oggi andiamo al mare!
Ma non il classico mare del tipo spiaggia, ombrellone, cocco fresco. Oggi ci tuffiamo da una barca in mezzo alla barriera corallina! Sono curioso di provare.
Dopo l’esperienza che facemmo in Turchia quando salimmo sulla barcaccia del pirata buono, mi aspetto molto di più. Speriamo bene.
Ricordo che in Turchia la nostra barca era a due piani, mezza sgangherata e piena di gente fino al limite. Inoltre aveva un bagno che sembrava quello del film trainspotting quando il tizio ci si immerge per recuperare la droga...
Qui la barca è sì a due piani, ma in confronto è stralussuosa e soprattutto è solamente per noi. È tutta nostra!
Il bagno poi è il più pulito che abbia visto in tutto il viaggio finora, hotel compresi.
Per quattro ore siamo padroni dello yacht, tanto che Roberto prende il timone e come un vecchio lupo di mare ci guida fuori del porto. Quando però il prurito alle mani comincia a farsi sentire e le dita fremono per premere il bottone dell’otturatore della sua fedele compagna di viaggio, lascia il timone al suo secondo e va a scattare fotografie.
Michele il cassiere però non si dimostra altrettanto capace nella guida. Nonostante le indicazioni di Zu continua a fare uno zig zag infinito lasciando dietro di sé la traccia di un enorme serpente marino. In pratica per fare il percorso fatto da Roberto ci metterà il doppio del tempo.
Alla fine però Michele passa il test dell’alce e ottiene la promozione all’esame della patente per la moto.
Siamo in un punto in mezzo al mare giordano, ma sulla nostra destra ci siamo lasciati alle spalle la costa di Israele, mentre ora fiancheggiamo la zona dei monti Sinai, in Egitto. A sinistra invece siamo ancora in Giordania, ma poco più avanti si intravede l'Arabia Saudita.
Quando ci avviciniamo alla costa quel che basta, siamo arrivati. È il momento di indossare la maschera e di tuffarsi.
Il mare è blu e azzurro, appena immergo con la maschera e la indosso compare l’acquario. È la prima volta che faccio snorkeling e non sono in grado di dire se il luogo fosse più o meno bello di altri, ma a me è piaciuto tantissimo. Anche per il corallo non so valutarne lo stato di salute, ma i colori vividi ci sono, così come i pesci, di cui non conosco il nome, ma vedo bene le sfumature e le fantasie.
Immergersi tra i coralli è strano e allo stesso tempo bellissimo, ho visto pesci e spugne particolari, forse un pesce scatola, una miriade di pesci di ogni specie, anche un pesce pagliaccio o due. Quando circa trenta minuti dopo inizia a far freddo, sono contentissimo di prendermi una pausa e risalire a bordo. Zu e i ragazzi della barca ci chiedono se vogliamo mangiare o tuffarci in un altro posto. Risposta scontata e unanime: un altro tuffo.
Effettivamente la risposta non è stata proprio unanime. Michele il cassiere, che si era tuffato senza pinne, non è più rientrato.
Lo si vede laggiù che galleggia, trascinato dalla corrente verso l'Arabia Saudita. Anche chiamandolo non dà segni di risposta, così Carlo, il bagnino riminese, che in realtà è un cuoco, va a recuperarlo e lo riporta a bordo.
Il secondo sito dove ci immergiamo ha il fondale un pochino più sporco, ovvero con qualche rifiuto sparso qua e là, però i pesci sono più numerosi e anche la profondità è maggiore. Avvisto perfino un pesce trombetta che cerco di seguire finché riesco nel suo vagare, poi il freddo, e l’invasione di qualche medusa mi fanno desistere.
Quando risaliamo a bordo ci aspetta il miglior pranzo della vacanza, anche per noi vegetariani “impossibili”, che rimaniamo strasoddisfatti. Finalmente.
Il resto della navigazione verso casa ce lo godiamo in pace e allegria, finché la barca non rientra in porto per farci scendere.
In serata usciamo ancora per girare il mercatino. Siamo solo io e Cassandra, ma ci muoviamo senza problemi inoltrandoci nel mercato che oltre alla zona visitata ieri sera, si estende moltissimo verso l'interno e la costa. Girovaghiamo attirati dai suoni e dai colori, saziandoci dell'atmosfera pacifica e non troppo afosa. Cassandra acquista una decina di orecchini, giusto per avere un ricordino da portare a casa e poi piano piano riguadagniamo la strada verso l'hotel. Domani sarà l'ultimo lunghissimo giorno di questo bellissimo viaggio, meglio riposare bene.

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