venerdì 29 ottobre 2021

Orvieto



Ecco un'altra tappa che puntavo da taaaanto, tempo, quasi da quando sono venuto a vivere a Roma, ormai sei anni fa...
Non conoscevo assolutamente niente di questa città. Ogni volta che prendevo il treno per andare a incontrare Cassandra e passavo sotto Orvieto, la notavo là in alto sul bel cucuzzolo, come fosse il podio di un grande monumento del passato che tutti coloro che lo vedono sono costretti ad ammirare per la sua dimensione. In realtà dal treno ho sempre pensato fosse molto piccola, ma non per questo priva di fascino, anzi…


Orvieto è un altro centro sorto sul tufo e, come si può immaginare, anche qui gli etruschi ci sono stati. A volte sembra quasi non se ne siano mai andati. Nonostante sia una piccola cittadina, sono rimasto molto sorpreso dalla quantità di cose che ha da mostrare. È davvero fantastica per due assetati di arte, archeologia e storia come noi. Per di più l’azienda turistica ha creato apposta un biglietto cumulativo unico, la Carta Unica, con cui si possono vedere le maggiori attrazioni e, per evitare di intasare le piccole strade con auto, moto e suv, vale anche su tutti i mezzi pubblici.

Così subito dopo aver preso possesso della camera, tra l'altro molto carina e a pochi passi dalla Piazza del Duomo, andiamo a lasciare l’auto. A tal proposito spendo un paio di parole sul parcheggio: essendo piccola e visitabile a piedi, l'auto si può tranquillamente lasciare per quasi tutto il tempo in sosta. Ci sono diverse soluzioni che permettono di non ingolfare la città di macchine, alcune più comode e costose, altre moooolto più convenienti. Noi abbiamo deciso di scegliere quest'ultima lasciando il nostro fedele destriero al grande parcheggio dell'ex caserma, dove si paga qualcosa come uno o due euro al giorno, non ricordo di preciso, comunque pochissimo.

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