A Viterbo ci sono diversi musei. È la giornata ideale per vederli tutti in un colpo.
Prima
però ci dirigiamo, visto che è di strada, alla Chiesa di San Damiano
dove è custodito il corpo di Santa Rosa, patrona della città.
Poiché
i cardinali non si decidevano ad eleggere un papa, furono rinchiusi per 1006 giorni.
Per incentivarli alla scelta che tardava ad arrivare, ai porporati venne
progressivamente tolto cibo fino a pane e acqua, riscaldamento e perfino il
tetto della grande sala venne smontato. Furono messe solo delle tende come
protezione dalle intemperie e dal sole.
Un
mix tra archeologia e arte ci porta via almeno un paio d'ore. Visitiamo quindi
la Cattedrale di San Lorenzo, parte del Polo Monumentale Colle Del
Duomo.
Sotto la solita pioggia andiamo appena fuori le mura cittadine per vedere il Museo Civico Luigi Rossi Danielli.
Al
primo piano troviamo la sezione storico artistica con dipinti e sculture sia
medievali che moderne. Spicca la Pietà di Sebastiano del Piombo, ma ci
sono anche Cesare Nebbia, Salvator Rosa e Pietro da Cortona.
Dopo questa scorpacciata di archeologia e arte usciamo un po’ intontiti. La pioggia continua a cadere ma noi siamo ancora con la testa a Ferento e Norchia, così saltiamo in auto e ci dirigiamo verso la prossima tappa, Bolsena.
Stavolta la pioggia non ci ha seguito, arriviamo prima che faccia buio. Abbiamo il tempo per una passeggiata nel borgo in cerca di un posto dove mangiare la pizza, poi passeggiata sul lungo lago.
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