venerdì 20 agosto 2021

Stabiae - Reggia di Quisisana


Poco sopra Castellammare, nei pressi del monte Faito, quindi sopra le ville viste in precedenza, c’è la Reggia di Quisisana. Dal nome sembra un luogo uscito da un film di Totò, per lo meno per me che sono milanese. In realtà si tratta di un nuovissimo museo appena aperto in cui sono esposti i reperti più belli recuperati dagli scavi alle ville di Stabia. Infatti le ville sepolte dalle ceneri del Vesuvio sono molte di più rispetto a quelle che abbiamo visto, ma solo quelle due (Villa San Marco e Villa Arianna) sono al momento visitabili.

Nel museo ci sono diversi affreschi notevoli e molti reperti interessanti, anche se devo dire che in uno spazio così grande e bello forse si potevano esporre più cose. Il mio pensiero è confermato da una guida locale di passaggio che riferisce essere ancora tantissimo il materiale bloccato in magazzino.
Da segnalare un carretto di legno, o quel che ne resta, di uso agricolo. Notevole.

La nota davvero dolente però è ancora una volta il biglietto: come alla Reggia di Caserta si può fare solo online. Non importa se ci sono più di due persone alla biglietteria che potrebbero emetterlo: loro il biglietto non lo possono fare per direttive dall’alto. E cosa fanno? Se non sei già munito di biglietto, ti mandano via.
 
Il problema principale è che qui la connessione internet è quasi nulla. Ci vuole molta pazienza, sempre che si abbia già l’utenza sul sito che vende i biglietti (il sito che gestisce la vendita non appartiene al ministero: trattasi di una delle piattaforme di vendita biglietti più diffuse), altrimenti occorre munirsi del doppio della pazienza.

Non è uno scherzo, ti dicono di andartene perché non ti possono far entrare. Ma allora la domanda sorge spontanea: a parte il disagio creato ai turisti che vengono apposta fin qui, non perdono un sacco di soldi al ministero? Forse ne hanno tanti e non vogliono quelli dei visitatori. Va bene creare una situazione on line per evitare assembramenti alla biglietteria, però se internet scarseggia, basterebbero postazioni telematiche come quelle che si hanno per l’acquisto dei biglietti nelle stazioni.

E chi non ha il bancomat o non lo ha settato on line, bensì dispone solo del caro vecchio cash? Può anche andarsene perché è considerato come uno senza soldi.
Da quello che sento raccontare dai dipendenti mentre cerco disperatamente la connessione internet, domenica scorsa hanno contato 30 persone che sono andate via perché non riuscivano a fare il biglietto on line. Peccato.

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