lunedì 23 agosto 2021

Paestum


Inizialmente avevo cancellato questa tappa perché pensavo fosse troppo lontana e ci avrebbe portato via tempo prezioso per la visita di Pompei. Data la delusione di ieri, abbiamo cambiato programma e oggi si va a vedere Paestum.

Siamo fortunati ad avere beccato l’orario in cui c’è anche la visita guidata e cogliamo l’occasione.
Il sito in sé riguarda la città greca, diventata poi romana, di cui è rimasto pochissimo. Gli archeologi sono ancora al lavoro per riportare alla luce nuove aree della città, però quello che c'è da vedere è proprio il minimo sindacale: fondazioni, una bella strada romana, un anfiteatro tagliato volutamente a metà dai Borboni per far passare la strada che univa i loro possedimenti.

Insomma tutti questi chilometri (bisogna andare ben oltre Salerno), per vedere questi poveri resti?
Ci sono i templi.
E che templi! Sono ben tre, di epoca greca. Non si sa nemmeno da quanto tempo stiano lì, ancora in piedi come le piramidi.

Nonostante siano passati millenni, guerre, terremoti, ecco le colonne imponenti ancora perfettamente al loro posto. Sono talmente vecchi che non si è nemmeno certi a quali dèi fossero dedicati.

Oggi vengono identificati come tempio di Hera, di Nettuno e l'ultimo di Atena o Cerere. Si sono salvati perché col passare del tempo sono stati trasformati in chiese, altrimenti nemmeno queste meraviglie sarebbero giunte fino a noi. Delle chiese sono state poi epurate le tracce per far ritornare evidente lo splendore iniziale.
 

Sono davvero magnifici, mi perdo a fare decine e decine di fotografie.
Anche mentre la guida parla sono rapito da questi colossi, che purtroppo non sono visitabili dall'interno, nonostante ci siano passerelle per attraversarli in sicurezza. Capisco il tempio di Atena, ma almeno in quello di Hera dove non c'è più nemmeno il tetto e le passerelle sembrano nuove potevano farci entrare…
 

Mentre continuo il giro da solo ascoltando l'audio della guida gratuita scaricata, continuo a venir calamitato dalla forza di attrazione che i templi esercitano su di me. Cassandra invece si è già stufata ed è uscita per andare al museo.

Paestum infatti è dove è stata trovata la famosissima tomba del tuffatore, poi scomposta ed esposta appunto al museo.
Magnifica, unica e superbamente greca.

Questo è un sito unico, oltre che per i templi, anche per la necropoli greca. Come gli etruschi e i romani, i più ricchi seppellivano i loro morti in tombe che adornavano come opere d’arte. I greci lo facevano in tombe a forma di casetta, e la cosa straordinaria è che ogni parete interna era affrescata in modo magistrale.

Sembra superfluo pensare che gli etruschi abbiano preso da loro questa usanza, sebbene al contrario dei greci scavavano le tombe nel tufo.
Nel museo, oltre la tomba del tuffatore, davvero eccezionale, ci sono moltissimi altri reperti e tombe greche. Essendo in gran parte in ristrutturazione non è molto lo spazio espositivo che possiamo visitare, ma nonostante tutto è davvero ricchissimo.
Che fame!

Tutto il giorno in giro per necropoli e non ci vedo più dalla fame...
Prima di rifocillarci cerchiamo di visitare un altro museo qui vicino, però lo troviamo in ristrutturazione.
Quindi dirigiamo verso i numerosi caseifici di bufale che popolano la zona. Puntiamo su “Granato” consigliatoci dal padrone del B&B di Pompei. La bufala è buona, forse non eccezionale come quella mangiata il primo giorno ad Ercolano. La cosa particolare è che qui fanno lo yogurt di bufala. Sono tentato, ma conoscendo la mia tendenza a non gestire questo genere di derivati freschi, non mi azzardo a prenderlo. Mi bastano le mozzarelle e la focaccia.

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