sabato 4 dicembre 2021

Pozzo della Cava


La sosta alla chiesa ha fatto cambiare idea al temporale. Anche se non è tornato il sole, sembra che per il momento non pioverà. Ne approfittiamo per attraversare quasi tutta la città e andare in un altro posto accessibile con la Orvieto Card: Il Pozzo della Cava.

 
Si trova quasi all'estremità opposta della città, in un vicolo che sembra scendere verso valle e i cui tratti assomigliano sempre di più a quelli di un piccolo borgo man mano che si scende.
È all'interno di un negozio di ceramiche e si sviluppa sotto di esso per diversi livelli.
In origine era un pozzo etrusco, riaperto nel medioevo per attingervi acqua, chiuso poco più di un secolo dopo.
 

Le leggende raccontano che sia stato chiuso per una serie di sparizioni, tra ufficiali francesi e donne del posto, oppure che venne chiuso durante la guerra di Castro, che trasformò via della cava, dove si trova il pozzo, in una fortificazione.
 


Scendendo nei vari livelli non c'è solo il pozzo a testimoniare l'utilizzo di questo luogo.
Si incontrano infatti una fornace medievale, dei butti, una tomba etrusca trasformata nel medioevo in un follone (macchinario medioevale per lavorare i tessuti), la cisterna etrusca, una cantina medievale, i resti di una torre medievale, una muffola, ovvero una sala per la terza cottura della ceramica, una cava con il secondo pozzo e i cunicoli etruschi.
 


Il tutto è un perfetto esempio di come gli abitanti di Orvieto abbiano sfruttato il tufo della città, scavando sotto la propria casa, estraendo materiale da costruzione e continuando a scavare.

In questo modo hanno creato centinaia di ambienti sotterranei e reso una groviera il sottosuolo della città.
 
Quando usciamo il proprietario del negozio e del ristorante confinante ci fa entrare nella sua sala da pranzo per una prova di coraggio... Io già immagino mi chieda di indossare una maglia rossonera o peggio ancora bianconera...Per fortuna niente di tutto questo.

Ci fa fermare su una lastra di vetro e accende la luce: siamo proprio sopra il pozzo etrusco che scende per 14 metri. Non soffrendo di vertigini la prova è superata.



Sulla strada del ritorno passiamo accanto alla Torre del Moro. Manca poco alla chiusura, almeno non c'è nessuno. Saliamo le scale fino alla cima così da vedere tutta la città sotto i nostri piedi.

 



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