Emersi da questo primo trittico museale, riusciamo a sgranchirci le gambe quel tanto che basta per attraversare la Piazza del Duomo ed infilarci nel Museo Etrusco “Claudio Faina”.
Il nome lo deve al collezionista privato che ha fondato questo museo nel 1864 esponendo i pezzi che raccolti nella sua vita da appassionato di archeologia.
Il risultato non è male, anzi.
Bellissima collezione di materiale etrusco che merita assolutamente di essere vista.
Purtroppo non arriviamo ad un accordo. Decidiamo di rimandare ad una prossima visita di Orvieto, il cui soggiorno ci ha del tutto convinto a tornare per completare ciò che è sfuggito.
Carina, ma la vera chicca sarebbero stati i sotterranei, che senza l'archeologo non si possono vedere... Chiudiamo qui.
Cerchiamo un posto per mangiare questa sera e goderci l'atmosfera etrusco-medievale di questa bella cittadina.
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