lunedì 6 dicembre 2021

Duomo di Orvieto

 

Il secondo giorno ad Orvieto prevede un tour de force che inizia subito con un pezzo da novanta: il Duomo/Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta.
Qui di solito viene celebrato annualmente il Miracolo eucaristico di Bolsena, sì proprio quella di Bolsena. In pratica il prete che assistette al miracolo portò a Orvieto il panno (corporale) chiazzato dal sangue che uscì dall’ostia spezzata.
 
Il Duomo è fantastico, pure fuori con tutte le statue e la facciata ripulita da poco, ma il bello è anche dentro: il Presbiterio tutto affrescato, la Cappella del Corporale e la Cappella di San Brizio.

In teoria in quest’ultima si potrebbe rimanere poco tempo, ma c’è poca gente e io e Cassandra ci prendiamo tutto il tempo necessario per vedere ogni parete e angolo dell’opera d’arte di Luca Signorelli. La decorazione era stata iniziata da Beato Angelico, poi il Signorelli prese in mano tutto e realizzò quello che vediamo oggi.

Con l’aiuto di internet troviamo una buona descrizione di tutta la cappella. Come al rallentatore, noi rimaniamo al centro mentre il via vai dei pochi turisti ci gira intorno.
Rimaniamo piantati lì per più di un’ora.

Usciamo solo perché è tardi e dobbiamo vedere i pochi angoli del Duomo che ci mancano prima di andare alla prossima tappa.
 

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