Dopo la
piacevole sorpresa, anche se un pochino appesantita dalla quantità
di storia e arte trovata nella Crypta Balbi, ci rechiamo alle più
grandi terme mai costruite nell'antica Roma, quelle di Diocliziano.
Sarà che
sono leggermente provato dalla prova alla Crypta Balbi, sarà che sta
iniziando a piovere, sarà che Cassandra mi spara una profezia del
tipo "Preparate: qua ce sta 'n sacco de robba”.
E poi,
non contenta
“Gli
dei dicono che ce lascerai la suole delle scarpe".
In realtà
ciò che mi ha fiaccato di più è stato l'immenso chiostro di
Michelangelo costellato di statue, busti, hermi, are, feretri,
lapidi, sarcofagi, strigilati e non. Al solo vederne l'estensione mi
è scesa la pressione. Il chiostro in realtà non è stato fatto da
Michelangelo, ma solo successivamente alla sua morte utilizzando un
suo disegno. Percorso il chiostro per una volta e mezza, c'era anche
il giardino interno pieno di sculture, alzo lo sguardo ed ho una
visione: un satiro che si sta ammazzando dal ridere mi indica che il
chiostro ha anche un secondo piano! Cassandra parte alla carica e io
cerco di starle dietro con le forze residue. Oltre a quel giro premio
annaspo nello scoprire che ci sono altri tre piani di museo sempre
ricchissimo di opere d'arte. Dopo un tempo imprecisato mi ritrovo lì,
perso nei corridoi, faccio fatica a non rispondere alle sculture che
ormai mi parlano e mi dicono che posso farcela se uso la testa, non
le gambe.
Tornati
al piano terra entriamo in un altro chiostro, più piccolo stavolta.
Pure questo tempestato di sculture e sarcofagi, ha però una finestra
che da sulla natatio delle terme. Usciamo allora all'aperto per
ammirare le immense strutture a volte che un tempo dovevano ricoprire
tutta l'area su cui siamo stati, e molto altro ancora.
La
natatio, un piscina bassa di circa un metro di profondità, si stende
tra il calidarium e il frigidarium, le zone calde e fredde delle
terme.
Seguendo
le altissime volte, si intravedono le pareti esterne della chiesa
Santa Maria degli angeli e dei martiri, costruita proprio all'interno
di una parte delle terme. Seguendone il perimetro arriviamo prima in
una parte semi coperta, quindi entriamo nelle due volte coperte, in
parte con un tetto ricostruito, in parte originale. Qui sono
custodite altre statue e ben tre tombe: intere stanze estratte 5/6
metri sotto terra e riportate alla luce per essere esposte.
Nell'altra sala, oltre ad una rinfrescante mostra fotografica, ci
sono dei mosaici giganteschi che devono far pensare a che spettacolo
dovevano essere queste terme.
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