giovedì 5 marzo 2015

TERME DI DIOCLIZIANO

Dopo la piacevole sorpresa, anche se un pochino appesantita dalla quantità di storia e arte trovata nella Crypta Balbi, ci rechiamo alle più grandi terme mai costruite nell'antica Roma, quelle di Diocliziano.
Sarà che sono leggermente provato dalla prova alla Crypta Balbi, sarà che sta iniziando a piovere, sarà che Cassandra mi spara una profezia del tipo "Preparate: qua ce sta 'n sacco de robba”.
E poi, non contenta
Gli dei dicono che ce lascerai la suole delle scarpe".
In realtà ciò che mi ha fiaccato di più è stato l'immenso chiostro di Michelangelo costellato di statue, busti, hermi, are, feretri, lapidi, sarcofagi, strigilati e non. Al solo vederne l'estensione mi è scesa la pressione. Il chiostro in realtà non è stato fatto da Michelangelo, ma solo successivamente alla sua morte utilizzando un suo disegno. Percorso il chiostro per una volta e mezza, c'era anche il giardino interno pieno di sculture, alzo lo sguardo ed ho una visione: un satiro che si sta ammazzando dal ridere mi indica che il chiostro ha anche un secondo piano! Cassandra parte alla carica e io cerco di starle dietro con le forze residue. Oltre a quel giro premio annaspo nello scoprire che ci sono altri tre piani di museo sempre ricchissimo di opere d'arte. Dopo un tempo imprecisato mi ritrovo lì, perso nei corridoi, faccio fatica a non rispondere alle sculture che ormai mi parlano e mi dicono che posso farcela se uso la testa, non le gambe.


Tornati al piano terra entriamo in un altro chiostro, più piccolo stavolta. Pure questo tempestato di sculture e sarcofagi, ha però una finestra che da sulla natatio delle terme. Usciamo allora all'aperto per ammirare le immense strutture a volte che un tempo dovevano ricoprire tutta l'area su cui siamo stati, e molto altro ancora.
La natatio, un piscina bassa di circa un metro di profondità, si stende tra il calidarium e il frigidarium, le zone calde e fredde delle terme.


Seguendo le altissime volte, si intravedono le pareti esterne della chiesa Santa Maria degli angeli e dei martiri, costruita proprio all'interno di una parte delle terme. Seguendone il perimetro arriviamo prima in una parte semi coperta, quindi entriamo nelle due volte coperte, in parte con un tetto ricostruito, in parte originale. Qui sono custodite altre statue e ben tre tombe: intere stanze estratte 5/6 metri sotto terra e riportate alla luce per essere esposte. Nell'altra sala, oltre ad una rinfrescante mostra fotografica, ci sono dei mosaici giganteschi che devono far pensare a che spettacolo dovevano essere queste terme.

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