Il
programma di esplorazione di oggi prevede molta verdura sul fuoco.
Siamo vegetariani.
Cassandra
mi porta di buon mattino in centro, passando per Largo Argentina, la
piazza al centro della quale sono emersi alcuni templi e dove pare
sia avvenuto realmente l'assassinio di Giulio Cesare. Proseguendo
imbocchiamo via delle Botteghe Oscure e troviamo la Crypta Balbi.
Cassandra mi ha assicurato che, pur essendo una visita breve, ne vale
la pena.
Il
biglietto che facciamo, solo 7 euro, vale anche per le terme di
Diocliziano e Palazzo Massimo, il tutto visitabile in tre giorni. Un
vero affare culturale.
Appena
varcato l'ingresso scendiamo a visitare i sotterranei di quello che
un tempo era un palazzo romano, trasformato poi in cisterna per
l'acqua e divenuto infine palazzo medievale. Quando saliamo a vedere
anche i piani superiori troviamo un intero museo su più livelli.
Altro che piccolo. Tra le cose più interessanti ci sono molto
riferimenti al culto di Mitra, una religione proveniente dall'oriente
già molto diffusa nell'impero romano quando comparve il
cristianesimo. Sorprende scoprire che, per quanto diverso dal
cristianesimo, il mitraismo condivideva molti aspetti a volte
fondamentali: Mitra era nato il 25 dicembre, da una vergine, anche
lui dopo essere morto ed essere sepolto in una grotta è risorto.
Anche nel mitraismo c'era inferno e paradiso, altre somiglianze
invece, come il battesimo, sembrano troppo forzate per essere
definite tali. Non si ha la certezza di chi abbia copiato chi,
l'unica cosa che sappiamo è che quando si diffuse il cristianesimo
il mitraismo scomparve rapidamente e i loro luoghi di culto, i
mitrei, vennero distrutti per costruirci sopra delle chiese.
Saliamo a
vedere gli altri due piani del museo che ci mancano e poi veniamo
portati dalla guida a vedere l'esedra. All'esterno c'era infatti il
portico quadrangolare di un grande palazzo, alle estremità del quale
c'erano da una parte l'esedra, una costruzione semicircolare che nel
tempo è stata diverse cose come bagni, forno per il vetro e altro.
Dall'altra parte del cortile invece c'era un teatro. Scendiamo poi
sotto il palazzo e troviamo degli altri forni, un piccolo ed uno
molto grande. Ci sono anche i resti, molto spogli, di un mitreo.
Quando torniamo di sopra visitiamo l'ultima parte del museo che ci
mostra come la città si sia impoverita dopo la “caduta”
dell'impero: nei secoli i palazzi sono stati lasciati cadere a pezzi
e ciò che ne rimaneva è stato ricoperto da altre costruzioni, come
il teatro, o semplicemente da campi semi incolti. Da metropoli che
era, Roma si è trasformata in qualcosa di impensabile, soprattutto
per noi che ce la immaginiamo così bella e splendente.
Nessun commento:
Posta un commento