Reduce da
una settimana un po' travagliata per colpa di una mezza influenza che
mi ha fermato la preparazione della maratona, sono tornato a Roma per
riposare e riprendere a corricchiare. La maratona di Roma ormai è
vicina, troppo vicina. Ragion per cui la mattina ci alziamo presto e
torniamo a far visita al parco degli acquedotti dove in solitaria,
riprendo confidenza con i sentieri all'ombra delle grande strutture
ad arco che dominano il paesaggio assieme ai pini marittimi.
Non
avendo interpellato Cassandra sul programma che gli dei ci hanno
comandato di seguire, mi sono spremuto in una sessione di allenamento
intenso e mi sono fidato della sua interpretazione dei messaggi che
le sono giunti sotto forma di profezie.
Le trite
cariatidi infatti, essendo al passo con i tempi, hanno aperto un loro
canale di comunicazione con gli dei direttamente su Internet: come
noi poveri mortali consultiamo il meteo.it per il clima, le
profetesse hanno www.ilvoleredeglidei.it. A sapere cosa mi aspettava,
mi sarei preparato con una bella cura ricostituente.
La prima
tappa culturale è il palazzo Altemps. Fino a questo momento non ne
avevo mai sentito parlare e devo dire che è stata una piacevole
sorpresa. In questa meravigliosa cornice sono esposti perennemente
statue tra le più belle che avessi mai visto. Il palazzo stesso,
costruito sulle fondamenta di una grande casa romana, è un magnifico
esemplare di architettura medievale molto ben restaurata e
conservata.
La
famiglia Altemps doveva essere ricchissima, in questo grande palazzo
che si trova al centro di Roma, oltre alle numerose stanze riccamente
decorate con statue, busti ed erme (colonne che in cima si
trasformano in figure umane o anche solo busti o teste), affreschi
sontuosi e soffitti a cassettoni coloratissimi, c'è perfino una
piccola chiesa affrescata e decorata di marmi pregiati e colorati. Un
piccolo gioiello.
Tra le
sculture, tutte molto belle e assolutamente realistiche, inizio a
riconoscere i volti di alcuni imperatori, anche senza leggerne le
targhette. Una in particolare mi viene segnalata da Cassandra come
molto importante: Afrodite o trono Ludovisi, è una scultura in marmo
dolomitico che si pensa sia del V secolo A.C. ed è molto discussa
perché non si sa ancora di chi sia e se sia o meno un falso.
Usciti
dal palazzo, circa due ore più tardi, torniamo con calma
passeggiando per le viuzze del centro. Attraversando piazza Venezia
troviamo ad aspettarci la grande macchina da scrivere, il monumento
ai caduti che Cassandra non si scorda di ricordarmi quanto sia
brutto, quindi torniamo verso casa, affamati come due Mediolanensi.
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