Il
giorno dopo, essendo in preparazione per la maratona di Firenze,
Cassandra mi porta a correre in uno dei tanti parchi di Roma.
Meraviglia
delle meraviglie per un podista come me: Il parco si stende in
attorno da due acquedotti romani, ancora molto ben conservati.
Corriamo
assieme per circa otto km, poi Cassandra deve tornare al tempio delle
Trite cariatidi.
Il
parco è veramente bello, ricco di gente che corre, cammina, pedala.
Sembra di essere ad una delle tapasciate della domenica.
Passare
attraverso gli archi dell'altissimo acquedotto è una sensazione
unica e che tutti i podisti che vengono in visita a Roma dovrebbero
provare.
Nel
pomeriggio, prima che riprenda il treno per tornare a L'Oca di Trevi,
purtroppo ci rimane il tempo solo per un rapido giro del centro
storico: una rapida occhiata ai fori imperiali, un giro attorno al
Colosseo, ed è già ora di tornare.
Questo
rapida visita però mi ha acceso una fame di cultura ancora più
feroce. Salendo sul treno saluto Cassandra e mi chiedo chissà quali
meraviglie si celino ancora tra le strade di Roma, la dove nessun
Mediolanenses è mai arrivato prima.
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