mercoledì 30 maggio 2012

Toscana in 500




Gino e Lucetta
gironzolano sulle colline senesi con un'auto d'epoca




Ho sempre avuto una passione per la vecchia Fiat 500 e qualche volta mi è anche capitato di guidarne una per brevi tratti. Ho fantasticato tante volte su come sarebbe stato vivere negli anni '60 e '70 uscendo il sabato sera con il mio cinquino o magari per una gita domenicale con il tettuccio aperto e gli occhiali da sole con le lenti verdi scure.
Non so da cosa mi sia nata questa passione ma non sono l'unico "malato"... Solo per citerne alcune altri preferiscono la Due cavalli, la Vespa o la Lambretta, oppure la Mini, la Bianchina, il Maggiolino del wolkswagen e in qualche raro caso la Topolino.
Nel mio caso gli indizi sparsi nel passato sono molti, a partire dal fatto che mio nonno ne possedeva una e che la prima auto di mio padre fu proprio una 500. Oppure ricordo la 500 rossa del signor Clerici che ci accompagnava alle partite di campionato il sabato pomeriggio. Come dimenticare poi la 500 gialla del film di Miyazaki su Lupin, il Castello di Cagliostro?
Dopo la guerra la 500 è stato uno dei simboli del boom economico e il primo passo verso l'indipendenza dalla bicicletta o dai mezzi pubblici, credo che ci volessero circa cinquecento mila lire per poterne avere una.
Forse però il vero motivo per cui la passione per questa piccola vettura è cresciuto negli anni sia semplicemente il desiderio. Quando ho fatto la patente la 500 era fuori produzione già da molti anni, perfino la 126 credo lo fosse... Non essendo così riuscito a guidarla, e non potendo più farlo il desiderio è cresciuta nel tempo.
Fiat è una parola che significa "sia fatto". Erroneamente però io l'ho sempre associato al "Movimento". Ebbene di tutte le auto di questa casa automobilistica che ho avuto il piacere di guidare, nonostante sia un'auto molto lenta, credo che la 500 sia quella che incarna meglio il significato di movimento. Quando viaggi nell'abitacolo rumoroso e tutto vibra, ogni parte dell'auto, allora tutto è movimento.
Da ragazzo ci ho fantasticato così tanto che a un certo punto mi son detto: un giorno, quando saro' un signore di mezz'eta' me ne comprero' una da rimettere a nuovo e poi la usero' nel fine settimana per farci un giro con tutta la famigliola. Ora non sono ancora un signore di mezz'eta', anche se almeno la meta' della gente con cui gioco a pallone lo pensa appena mi vede entrare in campo con tutti i miei acciacchi. I quaranta sono comunque pericolosamente vicini e purtroppo non vedo ancora le possibilita' economiche di acquistare una vecchia auto come questa, dovrei ripiegare su una vecchia bici...
A tutto c'e' una soluzione e questa volta ci ha pensato Lucetta che ha voluto regalarmi l'opportunita' di guidare per un intera giornata una vecchia 500 rossa che sia chiama Betty.
Il viaggio e' organizzato da mesi ormai, ciononostante man mano che si avvicina la data della partenza divento sempre piu' apprensivo.
Se qualcuno se lo sta chiedendo chiarisco subito che non sono molto preoccupato per il cambio con la 'doppietta', che non vuol dire che per passare da una marcia all'altra il pilota deve prima avere fatto due goal, altrimenti io farei il viaggio tutto in prima. Anche se al momento della consegna dovrò fare un rapido ripasso non sono preoccupato per quello... Sto pensando al clima che troverò.
Ogni volta che controllo le previsioni per quel giorno predestinato le condizioni climatiche cambiano. Un giorno indicano sole, il giorno dopo pioggia, poi ancora sole, poi temporali, poi solo nuvole, poi ancora pioggia...
Il tempo in se non dovrebbe essere tanto un problema se non fosse che non vorrei inzuppare troppo una vecchia signora come la Betty.
Insomma sembra che l'incertezza la faccia da padrona...
In ogni caso ho deciso di partire e o la va lo la spacca...

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