Gino
e Lucetta
gironzolano
sulle colline senesi con un'auto d'epoca
Ho
sempre avuto una passione per la vecchia Fiat 500 e qualche volta mi
è anche capitato di guidarne una per brevi tratti. Ho fantasticato
tante volte su come sarebbe stato vivere negli anni '60 e '70 uscendo
il sabato sera con il mio cinquino o magari per una gita domenicale
con
il tettuccio aperto e gli occhiali da sole con le lenti verdi scure.
Non
so da cosa mi sia nata questa passione ma non sono l'unico
"malato"... Solo per citerne alcune altri preferiscono la
Due cavalli, la Vespa o la Lambretta, oppure la Mini, la Bianchina,
il Maggiolino del wolkswagen e in qualche raro caso la Topolino.
Nel
mio caso gli indizi sparsi nel passato sono molti, a partire dal
fatto che mio nonno ne possedeva una e che la prima auto di mio padre
fu proprio una 500. Oppure ricordo la 500 rossa del signor Clerici
che ci accompagnava alle partite di campionato il sabato pomeriggio.
Come dimenticare poi la 500 gialla del film di Miyazaki su Lupin, il
Castello di Cagliostro?
Dopo
la guerra la 500 è stato uno dei simboli del boom economico e il
primo passo verso l'indipendenza dalla bicicletta o dai mezzi
pubblici, credo che ci volessero circa cinquecento mila lire per
poterne avere una.
Forse
però il vero motivo per cui la passione per questa piccola vettura è
cresciuto negli anni sia semplicemente il desiderio. Quando ho fatto
la patente la 500 era fuori produzione già da molti anni, perfino la
126 credo lo fosse... Non essendo così riuscito a guidarla, e non
potendo più farlo il desiderio è cresciuta nel tempo.
Fiat
è una parola che significa "sia fatto". Erroneamente però
io l'ho sempre associato al "Movimento". Ebbene di tutte le
auto di questa casa automobilistica che ho avuto il piacere di
guidare, nonostante sia un'auto molto lenta, credo che la 500 sia
quella che incarna meglio il significato di movimento. Quando viaggi
nell'abitacolo rumoroso e tutto vibra, ogni parte dell'auto, allora
tutto è movimento.
Da
ragazzo ci ho fantasticato così tanto che a un certo punto mi son
detto: un giorno, quando saro' un signore di mezz'eta' me ne
comprero' una da rimettere a nuovo e poi la usero' nel fine settimana
per farci un giro con tutta la famigliola. Ora non sono ancora un
signore di mezz'eta', anche se almeno la meta' della gente con cui
gioco a pallone lo pensa appena mi vede entrare in campo con tutti i
miei acciacchi. I quaranta sono comunque pericolosamente vicini e
purtroppo non vedo ancora le possibilita' economiche di acquistare
una vecchia auto come questa, dovrei ripiegare su una vecchia bici...
A
tutto c'e' una soluzione e questa volta ci ha pensato Lucetta che ha
voluto regalarmi l'opportunita' di guidare per un intera giornata una
vecchia 500 rossa che sia chiama Betty.
Il
viaggio e' organizzato da mesi ormai, ciononostante man mano che si
avvicina la data della partenza divento sempre piu' apprensivo.
Se
qualcuno se lo sta chiedendo chiarisco subito che non sono molto
preoccupato per il cambio con la 'doppietta', che non vuol dire che
per passare da una marcia all'altra il pilota deve prima avere fatto
due goal, altrimenti io farei il viaggio tutto in prima. Anche se al
momento della consegna dovrò fare un rapido ripasso non sono
preoccupato per quello... Sto pensando al clima che troverò.
Ogni
volta che controllo le previsioni per quel giorno predestinato le
condizioni climatiche cambiano. Un giorno indicano sole, il giorno
dopo pioggia, poi ancora sole, poi temporali, poi solo nuvole, poi
ancora pioggia...
Il
tempo in se non dovrebbe essere tanto un problema se non fosse che
non vorrei inzuppare troppo una vecchia signora come la Betty.
Insomma
sembra che l'incertezza la faccia da padrona...
In
ogni caso ho deciso di partire e o la va lo la spacca...
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