Il
primo giorno di vacanza sulle Dolomiti ci svegliamo avvolti da un
caldo piumone invernale. Nonostante a L'Oca di Trevi si stia
sperimentando la settimana più calda in assoluto degli ultimi anni,
qui la temperatura, specialmente di sera, non supera i ventidue
gradi.
Dopo
un'abbondante colazione alla tedesca, Prosciutto, formaggio, pane,
caffè, latte, marmellata, nutella, yogurt tempestato di pezzettoni
di frutta e succo di frutta, ci sentiamo finalmente sazi. La montagna
mette appetito...
Non
avendo fatto ancora alcun piano per le mete da visitare ci
consultiamo con i miei genitori, il Signor Remo e la Signora Maria.
Dato
che Lucetta non può camminare molto a causa delle numerose ferite
subite in battaglia che le hanno lasciato degli acciacchi permanenti
come quello all'anca dovuto ad un incornata di Catoblepa o quello al
ginocchio causatogli dal colpo di frusta della coda di un subdolo
drago, femmina ovviamente, per non parlare poi dell'ultima ernia
procuratasi cercando di domare un ippogrifo selvaggio. Fatto sta che
Lucetta, cosí per come si lamenta, non potrebbe fare più di una
breve e semplice passeggiata in montagna.
Ci
dirigiamo allora, in compagnia dei miei genitori, a Corvara, una
località al di là della valle, proprio sotto passo Gardena. Da qui
parte un sentiero quasi in discesa che, costeggiando un torrente,
attraversa il bosco e rimanendo quasi sempre all'ombra ci porta a La
Villa, un altro paesino che non avevo mai visitato.
Appena
prima di arrivarci però ci fermiamo a mangiare un panino all'ombra
di un boschetto, non eravamo ancora del tutto sazi dopo la
colazione...
In
montagna l'aria è buona...
Da
qui scorgiamo una funivia che sale sulla montagna di fronte a noi,
nessuno di noi ci è mai stato e dopo aver esaminato la cartina e
verificato che non ci siano troppi chilometri e soprattutto troppe
pendenze da percorrere ci saliamo tutti e quattro.
Giunti
in Cima alla quota di duemila metri ci troviamo davanti un panorama
fantastico, grazie anche alla totale assenza di nuvole: davanti a noi
spicca la Marmolada con il suo ghiacciaio che sfoggia una forma
migliore di quanto pensassi. A sinistra invece ci sono le Tofane,
sotto cui si adagia Cortina. A destra domina il panorama con il suo
massiccio il gruppo del Sella e poi, dopo Passo Gardena spunta il
Sasso piatto, il gruppo del Cir ed in ultimo il Sassongher.
Dopo
aver scattato una fantastica foto panoramica con l'ipod ci
incamminiamo lungo il sentiero che dal rifugio della funivia si
dipana verso tutto l'alto piano e i suoi rifugi.
Camminando
in tranquillità ci basta poco per arrivare alla prima baita. Ricordo
che una volta ad ogni tappa che facevamo mio padre vestiva i panni
del critico culinario ed assaggiava il dolce della casa, di solito
era lo strudel.
Io
per un pò ci ho provato ad imitarlo, ma non sono goloso quanto lui.
Il vizio però mi è rimasto, anche se ho sostituito lo strudel con
una più dissetante birra gelata.
Ci
stendiamo poi su un grande prato all'ombra di un boschetto di pini
per il resto del pomeriggio quando arriva l'ora del rientro, così ci
incamminiamo verso un altro rifugio più a valle da dove parte
un'altra funivia che invece di tornare a La Villa ci porterà dritti
a Corvara. Meglio di così non poteva andare per le gambe di Lucetta.
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