martedì 15 maggio 2012

Quinto giorno Val Lunga – Castello Wolkenstein – Terza fontanella





Memori della fatica, solo psicologica, manifestata il giorno prima, ci dirigiamo verso la tranquilla Val Lunga, un oasi naturale che sta proprio alle spalle di Selva.
E' una piccola valle naturale di circa sei chilometri in chi si possono incontrare facilmente diversi animali selvatici tra cui scoiattoli, caprioli, stambecchi e una volta anche una vipera... E se si è fortunati si possono vedere anche delle Acquile.
All'inizio della Valle, proprio abbarbicato sulla parete dietro la caserma dei Carabiniere, ci sono le rovine di Castel Wolkenstein, un rudere di un castello del tredicesimo secolo, molto pittoresco.
Senza indugio, entriamo nella valle, un immenso spiazzo percorso da sentieri, ruscelli, persone e mucche al pascolo. Ci fermiamo alla prima fontanella per riempire le borracce con la fresca e buonissima acqua che sgorga giù dalla montagna.
Lucetta fa tappa nella chiesetta.
Riprendiamo il cammino e la valle inizia a restringersi un pochino, tanto che la maggior parte del cammino è in ombra. Arriviamo dopo circa venti minuti alla seconda fontanella che è incastrata in una piccola radura costellata da enormi massi all'ombra dei quali ci sono diverse persone appostate a rifocillarsi o riposarsi.
Per noi però è ancora poco così riprendiamo il cammino. Lucetta non è molto contenta e un pochino si lamenta, non tanto però. Cerco di distrarla facendole apprezzare il panorama e indicandole dove una volta c'erano dei laghetti, ora asciutti.
Quando arriviamo alla terza fontanella la fame si è impossessata ormai di Lucetta e di me così aggiriamo la capanna del cacciatore che fa la guardia alla sorgente e alle mucche che pascolano nello sconfinato pianoro che arriva quasi fino in fondo alla valle dove il sentiero passa sotto una cascata e poi sale verso il rifugio puez.
Troviamo un posticino comodo a metà tra l'ombra degli alberi ed il sole di mezzogiorno e pranziamo felici.
Passiamo un paio d'ore di riposo leggendo e giocando poi rimettiamo gli scarponi e scendiamo verso valle.
Anche stavolta gli acciacchi di Lucetta non si fanno sentire, la pigrizia e la stanchezza invece si sentono anche troppo...

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