Ci
svegliamo ancora affamati. Per fortuna il nostro appetito viene
prontamente sedato e così non ci rimane altro da fare che decidere
la meta.
I
miei genitori sono rimasti ancora... a L'Oca di Trevi fa troppo
caldo...
Nonostante
ieri fossimo un pò bloccati psicologicamente a causa dei problemini
fisici di Lucetta, abbiamo si camminato quasi sempre in piano, ma in
fondo non ci siamo risparmiati poi tanto. Risultato? Lucetta sta
benissimo e non sente alcun problema alle gambe, all'anca, all'ernia
o al ginocchio.
Che
la montagna faccia bene anche a lei?
Per
non rischiare si decide di fare un'altra cosetta leggera e ci
dirigiamo verso i laghetti di Fiè. Da li si potrebbe risalire il
crinale dello Sciliar ed arrivare perfino al rifugio Bolzano, ma
sarebbe molto dura perfino per me, lo ammetto.
Per
ciò passiamo i laghetti e saliamo solo fino alla Malga Tuff, una
simpatica baita attorno alla quale ci sono solo prati e prati. Per
trovare l'ombra ci dobbiamo spostare di qualche centinaio di metri
verso il bosco...
Anche
qui arriviamo giusti per l'ora ci pranzo così consumiamo il solito
panino e poi a turni andiamo alla baita a prendere, chi un dolce, chi
uno yogurt, chi un caffè, chi una birra.
Il
sole oggi è molto caldo e quasi non ci sembra di essere in montagna,
infatti per arrivare ai laghetti siamo dovuti scendere molto con
l'auto e siamo arrivati praticamente a mille metri. Solitamente a
questa altezza si sta ancora bene, ma non durante la settimana più
calda dell'anno.
Quando
torniamo verso le auto ci fermiamo ad ammirare il laghetto e un
gruppo di ragazzi che sulle rive stavano pescando delle trote. Mi ha
ricordato quando da ragazzi io, Calderino e Alex pescavamo allo
stesso modo su queste stesse rive e sui torrenti della Val Gardena...
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