mercoledì 9 maggio 2012

Secondo giorno Malga sotto lo Sciliar






Ci svegliamo ancora affamati. Per fortuna il nostro appetito viene prontamente sedato e così non ci rimane altro da fare che decidere la meta.
I miei genitori sono rimasti ancora... a L'Oca di Trevi fa troppo caldo...
Nonostante ieri fossimo un pò bloccati psicologicamente a causa dei problemini fisici di Lucetta, abbiamo si camminato quasi sempre in piano, ma in fondo non ci siamo risparmiati poi tanto. Risultato? Lucetta sta benissimo e non sente alcun problema alle gambe, all'anca, all'ernia o al ginocchio.
Che la montagna faccia bene anche a lei?
Per non rischiare si decide di fare un'altra cosetta leggera e ci dirigiamo verso i laghetti di Fiè. Da li si potrebbe risalire il crinale dello Sciliar ed arrivare perfino al rifugio Bolzano, ma sarebbe molto dura perfino per me, lo ammetto.
Per ciò passiamo i laghetti e saliamo solo fino alla Malga Tuff, una simpatica baita attorno alla quale ci sono solo prati e prati. Per trovare l'ombra ci dobbiamo spostare di qualche centinaio di metri verso il bosco...
Anche qui arriviamo giusti per l'ora ci pranzo così consumiamo il solito panino e poi a turni andiamo alla baita a prendere, chi un dolce, chi uno yogurt, chi un caffè, chi una birra.
Il sole oggi è molto caldo e quasi non ci sembra di essere in montagna, infatti per arrivare ai laghetti siamo dovuti scendere molto con l'auto e siamo arrivati praticamente a mille metri. Solitamente a questa altezza si sta ancora bene, ma non durante la settimana più calda dell'anno.
Quando torniamo verso le auto ci fermiamo ad ammirare il laghetto e un gruppo di ragazzi che sulle rive stavano pescando delle trote. Mi ha ricordato quando da ragazzi io, Calderino e Alex pescavamo allo stesso modo su queste stesse rive e sui torrenti della Val Gardena...

Nessun commento:

Posta un commento