giovedì 31 maggio 2012

L'Oca di Trevi - Chiusi








Il giorno della partenza all'Oca di Trevi c'è un bel sole caldo, speriamo che il bel tempo ci segua fino in Toscana, il viaggio non é poi così corto...
Passiamo attraverso la Lombardia e la povera Emilia Romagna, martoriata in questi giorni dal terremoto. Finalmente arriviamo nella verde e collinosa Toscana. Uno spettacolo per gli occhi viaggiare in mezzo ad una regione così bella.
Tra una cosa e l'altra, prendendocela comoda, arriviamo a Cetona verso le quattro del pomeriggio e scopriamo che il nostro alloggio è veramente fantastico: un vecchio casolare fatto di pietre coperto da qualche chiazza di gelsomino, il tutto immerso nel verde in cima ad una collina da cui si domina tutta la valle sottostante. La nostra camera ha anche un piccolo ma splendido terrazzo in cotto con due ulivi che ci fanno ombra.
Anche se un pò stanchi del viaggio usciamo subito per andare a visitare la vicina Chiusi, antica dimora del Re Etrusco Porsenna.
Chiusi è un paesino molto carino, se si sta nel centro storico dove le stradine che salgono e scendono dal centro e le case hanno mantenuto il loro aspetto toscano, sembra infatti in certi casi di camminare nelle strade di Siena, ma senza la folla che si reca a piazza del Campo.
Se ci si allontana un pochino dal centro storico invece cominciano a spuntare case brutte e contemporanee che fanno letteralmente a cazzotti non solo con Chiusi, ma con tutta la Toscana...
E' ora di cena e dopo aver attentamente esaminato i menù di tutti i ristorantini del paese ci infiliamo al Bucchero dove il simpatico Pino ci racconta un pò di se, del ristorante, della moglie, dei suoi recenti ospiti famosi, Caparezza e Solarino, e poi ci stende con una tagliata e due spiedini fantastici, il tutto condito con delle patatine che invece di essere fritte sono state cotte a lampada, decisamente buone e più leggere.
Dopo cena ci facciamo un altro giretto per il paese e poi a casa per riposarci in attesa del gran giorno di domani...
Il conto alla rovescia è iniziato!

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