Piove, piove, il turista non si muove...
Rapa Nui piange. Forse ha capito che la stiamo per
salutare.
Nonostante pensassimo che la giornata di ieri fosse stata
rovinata dalla pioggia, è niente in confronto a quella che scende oggi.
Per quasi tutta la mattinata non riusciamo nemmeno ad
uscire per un rapido giro di shopping, anche perché abbiamo i vestiti ancora
umidi da ieri e passiamo il tempo ad asciugarli con il phon, aspettando che il
clima si cheti.
Uscire a correre purtroppo è fuori discussione, il che ha
il solo effetto di peggiorare il mio umore già incrinato dal commiato con Rapa
Nui.
Quando manca un'ora alla partenza però decidiamo di
uscire ugualmente e facciamo una capatina al mercatino dell'artigianato.
Non riusciamo a decidere su cosa portare a casa, finché
un'abile venditrice si affianca a Cassandra e, strizzandole l'occhiolino le
confida: “Señora, suo marito es un sueño!”
Ci metto un po' ad associare le parole marito e sueño,
poi Cassandra assume quello sguardo da battaglia che vidi già in Perù, come a
voler dire: Questo è mio!
La parola che ha sbloccato lo shopping è stato marito o
sueño? Non lo so, ma da lì in poi abbiamo iniziato a razziare le bancarelle. In
circa mezz'ora riusciamo a prendere qualche souvenir e regalo, quindi si
rientra per chiudere le valige e partire per Santiago.
Che dire, ci spiace moltissimo lasciare quest'isola, che
molto probabilmente non rivedremo mai più a causa della distanza da casa
nostra.
Malgrado Rapa Nui sia piccola, non siamo riusciti a fare
tutto. Non abbiamo scalato il vulcano Poike e il Terevaka con relative coste,
non abbiamo fatto il bagno: troppo fredda l'acqua. Non abbiamo quindi nemmeno
potuto fare surf o immersioni. Quest'ultima cosa sapevo che sarebbe stato quasi
impossibile farla, ma mi è spiaciuto. L'acqua del mare qui gode della totale
assenza di sostanze inquinanti, il che si traduce in un colore eccezionale ed
una visibilità incredibile: fino a sessanta metri. Inoltre in alcuni punti, ci
sono dei Moai sommersi. Non sarebbe stato male vederli in fondo al mare e
nuotarci attorno.
Il volo per Santiago è abbastanza tranquillo, anzi, ci
impieghiamo un'ora in meno rispetto all'andata grazie al favore degli alisei.
In hotel però ci arriviamo solo intorno a mezzanotte e
domani ci dovremo alzare presto per andare a Valparaiso. Mi toccherà aspettare
la sera per poter riprendere gli allenamenti.
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