lunedì 10 febbraio 2025

Martedì 5 novembre

 

La tappa di oggi è abbastanza vicina al centro. Possiamo arrivare tranquillamente a piedi dirigendoci verso il fiume Hudson, dove è stata parcheggiata la portaerei Intrepid. Diventata museo, vi si possono vedere diversi modelli di aerei da guerra e non, alcuni elicotteri e, con un biglietto speciale, anche il concorde. Io non sono propriamente un patito di aeroplani ed elicotteri, però attraversare i vari ponti di comando della portaerei è divertente. Sul ponte del capitano c'è perfino uno degli ultimi membri dell'equipaggio dell'Intrepid, un elettricista che era in servizio quando la portaerei fu pensionata e posizionata dove è ora. 

 

Entro anche nel ponte inferiore, dove ci sono i vari alloggi e il gigantesco hangar. Anche qui altri aerei ed elicotteri. In realtà sono venuto a vedere questo museo per due motivi principalmente: il sottomarino parcheggiato a fianco del molo, è il primo. Il giro è interessante e, più o meno, come mi aspettavo. Sembra proprio di essere in un film, in questo caso in Caccia ad ottobre rosso. Gli spazi sono ridotti ovviamente, tutto sommato ancora gestibili. Io avevo già visitato un sottomarino in Italia, il Toti al museo della scienza e della tecnica di Milano.  Quello sì che è veramente piccolo, forse più piccolo anche di quello del film “Operazione sottoveste”, o comunque siamo lì.

Devo però ammettere che l'interno di questo modello è molto bello e ben tenuto, un giro vale la pena farlo.

Ma il vero pezzo forte è l'Enterprise.

Non sto parlando della nave stellare Enterprise, ma del primo Shuttle. A dire il vero per la sua inaugurazione c’erano anche i veri Kirk e Spok perché per fare le cose in grande hanno chiamato tutto l’equipaggio di attori della serie tv originale, quella degli anni ‘60.

Quello esposto qui è stato il primo Shuttle, venne usato per fare i test di atterraggio. Sfortunatamente non è mai andato nello spazio, ma è stato fondamentale per gli shuttle successivi che ci sono andati. Senza di lui non sarebbero mai tornati, altro che per arrivare dove nessuno è mai arrivato prima.

 

Sfortunatamente non si può entrare nello Shuttle... L’avevo sospettato, pazienza. Per completare l’opera prima o poi mi toccherà andare a vedere quelli che ci sono alla Nasa.

Dopo questa visita, in cui Cassandra si è annoiata a morte, ritorniamo indietro verso l’hotel. Sempre a piedi, riattraversiamo i quartieri che man mano che si avvicinano al centro diventano sempre più puliti e vivi.

Arriviamo alla famosa 5th Avenue, la strada dei negozi e dei grattacieli, dei super hotel e della cattedrale di San Patrizio.

 

Mentre siamo sui gradini davanti alla chiesa a mangiare il nostro pranzo, scopriamo non è così vecchia come pensavo, in realtà risale solo al 1878. Si trova proprio di fronte al famoso Rockfeller Center ed è il principale luogo di culto cattolico della città.

Con il suo aspetto gotico e tutte le sue guglie non si può fare a meno di non entrare a visitarla, l'interno non è altrettanto bello.

Usciamo un pochino delusi. Notiamo poco più in là un'altra chiesa, più piccola. San Thomas. Visto che ci siamo.

L'interno è molto più buio. Sinceramente ho apprezzato di più questa. Ha un’aria più famigliare, più europea.

Il tempo è tiranno, non a caso siamo nei pressi del Rockfeller Center. Abbiamo prenotato la visita al Top of the Rock per vedere il tramonto dalla cima del grattacielo.

 

Ci mettiamo un pochino a capire da dove si entra, forse perché distratti dalla famosa pista di pattinaggio proprio sotto uno dei grattacieli del Rockfeller Center. Trovato l’ingresso, passiamo prima nel piccolo museo che spiega la storia della costruzione di tutto il complesso, quindi saliamo fino in cima.

Devo ammettere che trovare uno spazio per vedere il tramonto si rivela un'impresa non da poco. Sono tutti appollaiati sulle ringhiere in attesa.

 

Mi trovo un piccolo anfratto e non ho intenzione di spostarmi fino a che il sole non è sceso dietro alcuni grattacieli che sorgono proprio in quella direzione. Credo che tra loro ci sia anche The Edge.

Non fa freddo e il tempo è sereno.

Più in alto c'è anche una specie di piattaforma rotante che per qualche minuto si solleva ancora più in alto e si illumina a tempo di musica. Tutto la modica cifra di ulteriori 35 dollari a testa. Non mi sembra il caso.

 

Il grattacielo è posizionato poco sopra Central Park, che rimane alle nostre spalle, mentre dall'altra parte ci sono moltissimi altri grattacieli, tra i quali l'Empire State Building.

Sul lato di Central Park c'è anche un’altra attrazione mangia soldi: una trave d’acciaio che si solleva e su cui ci si può sedere. Una volta abbastanza in alto ti fanno la foto come quella famosa in bianco e nero degli operai che stanno mangiano il pranzo mentre seduti su una trave sospesa nel vuoto.

Non ho nemmeno osato chiedere il prezzo.

 

Più che altro quando l'ho scoperta avevo cambiato posto e il sole era già sceso.

Con il cambio però ci ho guadagnato: mi sono impossessato della piattaforma del binocolo a gettoni! Da quella posizione privilegiata, anche se un po' precaria, avevo una visuale perfetta per lo spettacolo che stava per incominciare. Nonostante il sole fosse già sceso da un po', sono rimasto letteralmente ipnotizzato dal cielo arancione e dalle mille luci colorate che poco alla volta hanno illuminato i grattacieli di fronte, sotto, di lato, ovunque.

 

Uno spettacolo bellissimo salutato anche dalla mezzaluna che brillava sopra l'Empire State Building.

Non so quante foto ho scattato, quasi tutte uguali, ma che foto.

E pensare che al Top of the Rock non ci volevo neanche venire...

Solo quando il dito per premere l’otturatore della fotocamera inizia a dare segni di cedimento, capisco che ormai è tempo di andare a casa.

Direi che anche per questa sera da New York è tutto.

 

Dopo cena usciamo a fare due passi, siamo a Time Square, chi se lo perde di sera? Le persone sane di mente!

 

Una bella trappola per turisti, ecco che cos’è. La piazza è affollatissima, soprattutto di acchiappa turisti che con qualsiasi genere di scusa cercano di spillarti soldi, soprattutto con le fotografie.

Times Square, molto bella e scenografica con tutti quegli schermi giganti che illuminano, dà la sensazione di essere in una discoteca gigantesca all’aperto. Forse quest'atmosfera di caccia al turista mi ha fatto scendere parecchio l'emozione per essere qui.

Comunque bisogna venirci a vederla per capire, magari sono io che non capisco…

Altro aspetto super caratteristico di New York, ovviamente difficile da notare, sono i tombini fumanti. Esistono veramente e non sono un effetto speciale da film. Non sono ovunque a New York, ogni tanto se ne  incontra qualcuno. Non ho idea da dove arrivi quel fumo/vapore che esce dai tombini...Neanche lo voglio sapere. Primo, temo la risposta; secondo dà proprio l’impressione di essere in un film americano.

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