Questa è stata la maratona più dura che abbia mai fatto. La prima con pioggia, vento e freddo, dall'inizio fin quasi alla fine.
Giunto al momento di massimo peggioramento delle condizioni climatiche ho pensato di tutto... Ho avuto visioni e miraggi, ho cercato di immaginare l'arrivo, e una doccia calda, ma più ci provavo e più il freddo aumentava.
Per distrarmi e cercare di uscire da questo loop mentale, ho provato ad immaginare la corsa sotto un altro aspetto, più nerd.
Per rendere comprensibile il racconto della mia sesta maratona, ho aggiunto dei numerini qua e là con una legenda in fondo:
Diario di bordo, data astrale 95505
La missione di oggi è impegnativa: percorre 42 parsec (1) in uno spazio alieno, giungendo al pianeta Florentia sani e salvi.
L’equipaggio è preparato, anche se la nave ormai ha la sua età e qualche problema. L’ingegnere capo, il signor Scott, sembra aver sistemato il grosso, vediamo se la nave regge.
I primi parsec passano lisci anche se subito dopo la partenza incappiamo in una tempesta magnetica, niente di preoccupante, gli scudi tengono, ma la velocità è ben al di sotto delle aspettative.
Al decimo paresc incappiamo in uno sparviero Klingon(2), ma uno dei quattro siluri fotonici(3) di cui disponiamo basta a persuaderli di lasciarci in pace.
Il viaggio continua tranquillo ad una velocità di curvatura che varia tra i 5.05 ed i 4.50(4), tutto dipende dalla tempesta magnetica che si intensifica un pochino e da alcuni campi di asteroidi(5) che ci fanno rallentare.
Al tunnel spaziale detto Ponte vecchio c’è il primo randevouz con l’ammiraglio Cassandra che risolleva moltissimo il morale dell’equipaggio.
Al ventesimo parsec i Klingon tornano più agguerriti di prima, sono andati a chiamare i cugini. Un altro siluro fotonico li mette nuovamente in fuga.
Al ventunesimo parsec riecco l’ammiraglio Cassandra, che per i prossimi parsec cercherà di mettersi in contatto con noi tramite il comunicatore.
Le interferenze che impediscono più volte la comunicazione sono solo l’avvisaglia di quello che ci aspetta: la tempesta magnetica si trasforma in qualcosa di ben peggiore. Gli scudi scendono al trenta per cento e subiamo qualche danno. Nonostante siamo in sofferenza, rimanere nella tempesta troppo a lungo potrebbe essere pericoloso per l’integrità strutturale della nave, per questo decido di infischiarmene delle proteste di Scott ed acceleriamo. Spingiamo i motori al massimo per cercare di uscire dalla tempesta, la nave è in balia delle forze spaziali che poco a poco stanno facendo coriandoli degli scudi.
Come se non bastasse subiamo una grossa perdita di carburante e i tubi di lancio dei siluri fotonici vengono danneggiati (6).
Il motore inizia ad avere delle noie, Scott dice che sforzarli di più potrebbe essere pericoloso, così abbassiamo un po’ la curvatura.
Finalmente usciamo dall'occhio del ciclone della tempesta, ma siamo in condizioni critiche. Quando i Klingon tornano alla carica possiamo solo difenderci con i faser e qualche manovra evasiva.
Per fortuna ci vengono in soccorso i vulcaniani (7) e fornendoci carburante ed un nuovo tipo di siluri (8), distruggiamo i Klingon. Riprendiamo il percorso ed arriviamo al temutissimo cavalcavia spaziale, detto il muro. Fortunatamente siamo ancora in buone condizioni, anzi sembra che Scott abbia riparato i motori, i quali ricominciano a girare sempre meglio fino ad accelerare ad una curvatura media di 5.05.
Mancano pochi parsec quando rivedo l’ammiraglio Cassandra e stavolta le urlo chiaro e forte che forse non avrei dovuto accettare la missione (ma chi cazzo me l'ha fatto fare???).
Al quarantesimo parsec finiamo in un sistema con un bel sole caldo che ci consente di viaggiare risparmiando carburante, l’enterprise è un'ibrida dilitio/solare.
Manca pochissimo ma negli ultimi parsec non è facile mantenere alta la velocità.
Ecco l’imbocco dell’ultimo sistema solare, secondo pianeta a destra e atterriamo.
Quando metto piede sulla superficie smetto i panni del nerd e mi sfogo con tutto quello che ancora ho in corpo, fermo per un attimo le lacrime e caccio un urlo fortissimo, finalmente è finita sta cazzo dì maratona di Firenze.
3:32:21!!! Personale!
3:32:21!!! Personale!
1 - Parsec - Chilometri
2 - Sparviero Klingon - ogni dieci chilometri avevo programmato di mangiare per evitare che la crisi, ovvero i Klingon, sopraggiungesse troppo presto
3 - Siluri fotonici - barrette di fruttosio
4 - Velocità di curvatura - minuti al chilometro
5 - Strada stretta e molto affollata
6 - Con le mani ghiacciate e arrotolate nella termica non riuscivo a prendere le barrette di fruttosio
7 - Ristoro
8 - Gel energetici
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