Io sono della provincia di
Milano, per cui per me è normale non conoscere la città di Tuscolo. Se però
chiedo a Cassandra, o a qualsiasi altro romano notizie di questa città, mi
rispondono:
Tuscolo? Ma non è una città, è
un bosco.
Hanno ragione, per lo meno ora
è così, ma fino all'anno 1191 Tusculum era una città con un territorio che oggi
corrisponde a quello delle attuali Monte Compatri, Frascati, Grottaferrata e
Monteporzio Catone.
Fu distrutta dai romani che la
rasero completamente al suolo spargendo addirittura il sale sui suoi resti, che
come dice Cassandra: pensa a quanto la odiassero, se sono arrivati a usare il
sale che allora era preziosissimo.
Questa città, di origine
etrusca (difatti sembra che Tusculum significhi "piccolo etrusco"),
pare che sia sorta prima ancora di Roma e con essa e altre della zona dei
Castelli, abbiano fondato la lega latina. Questo finché Roma non ha iniziato a
fare la voce grossa ed è diventata quella che conosciamo. Inizialmente Tuscolo
cercò di contrastarne l'ascesa assieme alle altre città, ma poi divenne parte
dell'impero.
Grazie alla sua posizione
collinare da cui si gode una fantastica vista del vulcano e del mare, qui
sorsero numerose ville romane, testimonianza della prosperità che la città ebbe.
Dopo la caduta dell'impero, pur iniziando anch'essa una lenta decadenza, rimase
comunque una fortezza inespugnabile, anche perché vi erano i conti di Tuscolo
che spadroneggiarono su questo territorio del Lazio fino al medioevo.
La città resistette fino al
1191, quando perdendo la protezione delle truppe tedesche, fu completamente
distrutta. Non solo, ne fu decretata perfino la damnatio memorie che la
cancellò dalla storia, tanto che nemmeno nel corridoio delle cartine del
Vaticano viene citata.
Dell'acropoli, su cui sorgeva
il grande palazzo dei conti di Tuscolo e dimora papale, il non rimane quasi
nulla. Tutta la zona è un grande prato, ma sapendo di questo passato nascosto,
basta passeggiare per sull'erba dove la gente si stende al sole per capire che
appena sotto due dita di terra c'è una città sepolta e dimenticata.
La visita di oggi è stata una
prima occhiata che grazie agli archeologi locali ci ha fatto conoscere la zona,
ma credo che ci torneremo ancora, magari per qualche archeotrakking guidato,
anche perché la zona, ricchissima di storia, merita davvero.
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