Ci siamo quasi. Fra poco ritornerò in pista sulle strade di Roma, quelle che ormai sono diventate le strade di casa, quelle a cui tutte le altre strade conducono. Per me che provengo dalle risaie milanesi, dove il paesaggio è sempre piatto, già correre al parco degli acquedotti durante la settimana o verso il centro la domenica, è una sensazione bellissima. La maratona però è un'altra cosa, un'emozione indescrivibile.
Sarà la mia quinta prova, la mia quinta sfida a me stesso, alla mia testa, alle mie povere gambe, costrette a fare quello che gli dice la testa anche quando non ce la fanno più. Arrivati ad un certo punto loro ci provano a urlarmi segnali sempre più forti tramite dolori lancinanti, ma io le ignorerò, o per lo meno ci proverò.
Per la prima volta ho cercato di prepararmi seguendo una tabella vera e propria, la tabella del capitano che il G6 mi ha generosamente passato e che ringrazio.
Nonostante per Firenze avessi incrementato di molto i miei allenamenti, così ho aumentato ancora di più l'impegno. Aggregandomi al gruppo delle sei, ma solo alla domenica, ho sperimentato certi tipi di lavori che non avevo mai fatto prima: per me le ripetute erano le cazziate della mia ragazza che mi diceva più volte "te l'avevo detto" quando sbagliavo a fare qualcosa.
Per non parlare dei lunghissimi. Invece di farne uno ogni tre settimane, col G6 ne ho fatto uno quasi ogni settimana fino alle due precedenti alla maratona. Sono sopravvissuto, anzi. I consigli che ho raccolto sono stati tanti e preziosi, ora sta a me metterli in pratica.
Questa settimana, pur correndo poco ho continuato a sentire qualche acciacco che proprio non se ne vuole andare, ma ormai ci siamo, inutile starci a pensare, arrivati a questo punto i dubbi germogliano come le erbacce a primavera. Speriamo bene.
Speriamo di non deludere le mie aspettative. Speriamo non mi facciano troppo male le gambe. Speriamo di non patire troppo. Speriamo di non venire colti dalla solita maledizione prima della gara. Speriamo non ci sia il sole. Speriamo di dormire la sera prima.
Speriamo di godercela, non vedo l'ora che arrivi domenica.
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