Ce l'ho fatta.
Finito e pubblicato!
Dopo cinque libri scritti negli anni scorsi, finalmente sono riuscito a concentrarmi sulla mia ultima fatica e darla alle stampe.
Ci tenevo parecchio a farlo uscire al più presto perché parla di un bel pezzo della mia vita: il gioco del pallone. Non sto parlando di grandi talenti inespressi o di calcio professionistico eh, quello non mi riguarda. Per me il pallone è quello vissuto sui campetti di periferie, sotto la pioggia o al gelo, tra le zanzare o la nebbia, contro avversari impossibili o ridicoli, ma sempre circondato da amici fantastici capaci di trasformare le ripetute e clamorose sconfitte in un irrinunciabile divertimento.
Fino a quarant'anni ho cercato di giocare sempre a pallone. Sarà che da bambino facevo il portiere, ovviamente riserva, e quindi non giocavo praticamente mai. Probabilmente è per questo che mi è rimasta dentro una voglia incredibile di giocare, di entrare in campo a mettermi davvero in gioco senza risparmiami mai.
Fatto sta che una volta uscito dai pali non mi sono più fermato fino ad oggi. Purtroppo raggiunta una certa età è diventato sempre più difficile e faticoso, ma non meno divertente.
Per alleviare fatiche e sofferenze, ricordo che negli ultimi anni, a partire dalla sera stessa della partita, mi mettevo a scrivere pagelle e commenti, così, per ridere, per scherzare, per divertirci e farci venire voglia di giocarne subito un'altra.
Ufficialmente ho smesso di giocare solo perché sono partito per iniziare una nuova vita in una nuova città. Magari riprenderò il pallone tra i piedi e la penna tra le mani quando di tanto in tanto tornerò a casa, non si sa mai...
In questa mia nuova avventura letteraria ho cercato di metterci, oltre che i miei ricordi calcistici, anche qualcos'altro. Il distacco dalla mia vecchia vita è ancora così fresco che ha finito per entrare quasi da solo in queste pagine.
Come spesso mi capita ho finito per farmi prendere la mano e mi sono fatto trasportare in una tipica storia da "Baraonda" che nemmeno Martino contastorie poteva inventarsi.
Ora per un po' starò tranquillo, non ho più fretta, anche se mi mancano ancora da pubblicare i due capitoli finali dei Baraonda. Con calma li farò uscire nel 2018.
Intanto sono contento di questo 2017 e ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato e sostenuto.
Qui di seguito i link di amazon, dove si possono trovare i libri sia in cartaceo che ebook:
https://www.amazon.it/Profeti-nel-pallone-Luca-Fondrini-ebook/dp/B0788RX12Y/ref=tmm_kin_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1601707074&sr=1-3
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"C'è stato un tempo in cui l'Oca di Trevi non fu famosa solo per la
Nebbia. In un periodo non molto lontano, in paese venivano combattute
battaglie epiche su un campo non proprio convenzionale: il bar
Cassandra. Personaggi mitologici, guidati da veri e propri Profeti,
davano vita a memorabili serate, trascorse ad ascoltare dalla voce dei
veggenti le mirabolanti gesta di incredibili giocatori prima ancora che
questi si scontrassero sul prato. Sono passati molti anni dall'ultimo
Torneo e, pur avendo raggiunto i 40, Fidel non ha mai smesso di sognare
di prendervi parte. In cuor suo ci spera sin da bambino, quando un
Profeta di nome Ludvig glielo ha predetto. Lo stesso Profeta che ora è
tornato per sorseggiare un bicchiere di vino rosso al bar Cassandra."