Stavolta non so proprio cosa aspettarmi. In realtà qualche informazione sulla destinazione la conosco, ma non so proprio come la vivrò.
Negli ultimi anni, diciamo pure da quando ho conosciuto Cassandra, ad ogni partenza l’aspettativa aumenta, non tanto perché facciamo viaggi programmati da anni e di cui sappiamo tutto, anzi. Forse è così perché ogni volta viviamo dei sogni ad occhi aperti che nemmeno nei film si possono sperimentare. In realtà sono convinto che tutto questo sia possibile perché vivere e viaggiare con Cassandra rende ogni giorno meraviglioso.
Inoltre credo che questo nostro modo di vivere sia proprio dovuto a quei viaggi, ancora pochi, che abbiamo fatto assieme. Ci hanno trasformato e resi aperti, sempre pronti alla partenza verso nuovi e strani mondi, quasi come in una nuova puntata di Star Trek.
E Alaska sia, finalmente. Confesso che è uno dei luoghi in cima alle mie classifiche di mete da visitare. Un luogo selvaggio, per la maggior parte dell’anno ridotto ad un deserto di ghiaccio, ma che come l’Islanda dovrebbe essere sgelato abbastanza da permetterci di ammirarne i paesaggi.
La speranza è sempre quella, anche perché come ogni volta, inizialmente volevamo andare da un’altra parte, ma evidentemente non era destino. Affidiamoci a lui, ovunque ci ha portato fin’ora è stato bello e divertente, speriamo continui ad esserlo.
Non vedo l’ora di partire, anche se so quanto potrebbe essere dura, specialmente per noi persone abituate alla vita comoda di città, con i confort dell’uomo moderno. Certo Roma non è una città comoda, anzi, è piuttosto faticoso viverci, con tutti i suoi imprevisti, le sue difficoltà e le sue contraddizioni. Quasi come un viaggio in un paese sconosciuto. In pratica ci alleniamo e addestriamo tutto l’anno per i viaggi che potremmo dover affrontare e quindi per non risentire troppo dei problemi che incontreremmo. Vedendola così non è male come prospettiva, un po' come quando mi alleno per la maratona seguendo scrupolosamente la tabella: anche se è molto faticoso e al limite delle mie possibilità, è anche divertente perché ci si sente vivi e soprattutto si possono incontrare persone con la stessa passione per lo sport, per la sfida contro se stessi. Un viaggio del genere cos'altro potrebbe essere se non una sfida? L’Alaska è il posto perfetto per sfidare se stessi con la natura selvaggia che si sveglia dopo un lunghissimo inverno, reclamando con tutta la sua vitalità ciò che è suo di diritto.
Finalmente oggi si parte, è tutto l'anno che aspettiamo questo momento e sono due mesi che ci prepariamo, più psicologicamente che altro. In questi momenti mi viene da pensare che se potessi viaggiare sempre, per tutto l'anno, forse affronterei la preparazione dei viaggi in modo più sereno, tanto poi ce ne sarà sempre un altro da organizzare senza dover aspettare l'anno prossimo, però non sono certo che me lo godrei a pieno. Purtroppo è un dilemma che non sarò mai in grado di risolvere, anche perché se non torno al lavoro alla fine del viaggio... niente più viaggi!