mercoledì 30 dicembre 2015

La cosa più buona del mondo

Dopo aver concluso la visita all'insulae dell'ara coeli, dovendo poi andare ad un'altra nel pomeriggio, io e Cassandra decidiamo di andare a mangiare al ghetto ebraico.
Il quartiere è piccolo, si gira molto in fretta, c'è poi una grande via che lo attraversa su cui si affacciano molti ristoranti. È da molto tempo che voglio assaggiare i famosi carciofi alla giudìa, così li esploriamo un po' tutti in cerca di un menù adatto ai nostri gusti vegetariani. Volendo ci sarebbero perfino dei fast food kosher.
Troviamo un ristorantino tranquillo e carino dove prendiamo i carciofi alla giudìa, cicoria ripassata e i falafel con l'hummus. Concludiamo con Tonnarelli ai carciofi. Tutto buono, soprattutto i carciofi che mi aspettavo molto più pesanti essendo fritti.
Usciamo ed abbiamo giusto il tempo di infilarci in una porticina da cui a qualunque ora spunta sempre una fila di gente.
Incuriositi ci fermiamo, anche per procurarci la merenda da mangiare più tardi. All'interno ci sono due signore che raccolgono manate di dolci da delle teglie. Prendiamo due pezzi di quelli che sembrano pane con l'uvetta. In realtà non è così.
È la cosa più buona che abbia mai mangiato. Tra l'altro vegana perché fatta solo con farina, zucchero, uvetta, mandorle, e canditi. Dopo averla assaggiata, ancora calda, non capisco più niente e smetto solo dopo aver attraversato l'isola tiberina quando, ancora con la bocca piena, devo pagare la guida per la visita successiva.
Ci devo tornare, per forza.

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