domenica 25 ottobre 2020

Narni – Stifone

 

Per Narni? Ah, di là. Ultimo week end prima della fine dell’estate, ultima occasione per vedere qualcosa di bello cercando di sfuggire al caldo.

Stavolta ci dirigiamo verso Narni, un piccolo centro a poco più di un’ora da Roma, che nonostante le dimensioni, nasconde un bel po' di storia, sia fantastica che reale.

Luogo che ha ispirato le “Cronache di Narnia”, si trova su un’altura, alla base della quale scorre il fiume Nera, una volta navigabile fino a Roma. Nata come città dell’antica Roma, nel medio evo fu la base del Cardinale Albornoz per il consolidamento dello stato Papale, costruendo una serie di fortezze lungo il territorio che delimitarono i possedimenti della chiesa. La rocca di Albornoz fu una delle prime.

La nostra visita però inizia dal centro storico. La cattedrale è la prima che incontriamo e non possiamo fare a meno di entrare a vederla. La città sembra fatta quasi tutta di pietra, almeno in centro, e regala certi scorci davvero pittoreschi, per non parlare di alcune chiese. Ce n’è una in particolare, piccola ma carina, eretta sopra l’antico tempio di Bacco.

Girovaghiamo finché non troviamo il museo, anche questo piccolo, ma molto bello. Da visitare assolutamente.

Prima di pranzo andiamo a vedere se riusciamo a fare la visita di “Narni Sotterranea”, ma scopriamo che c’era bisogno di prenotare e non ci sono posti liberi per la giornata di oggi. Ci sfoghiamo sul panino e riprendiamo l’esplorazione del borgo, poi andiamo verso la Rocca, per la quale vale lo stesso biglietto del museo.

Non è vicinissima dal centro, circa mezz’ora di strada a piedi, e anche se da lontano non rende l’idea, una volta ai suoi piedi dobbiamo riconoscere che è davvero grande.

Purtroppo, come spesso capita con queste costruzioni medievali, al suo interno non è rimasto nulla di originale. Gli ambienti sono stati arredati in modo da rendere l’idea di come doveva essere la vita al suo interno, ma l’effetto non è proprio quello sperato.

Quando usciamo sembra che il tempo stia per guastarsi, così torniamo velocemente alla macchina per andare alla ricerca del ponte di Augusto. Poco sotto la città ci sono i resti dell’imponente ponte che sovrastava il fiume Nera e fatto costruire dall’imperatore Augusto.

In parte ancora in piedi, sul fondo della valle giacciono dei resti giganteschi e apparentemente mai toccati da quando sono finiti lì. Probabilmente la loro ciclopica dimensione spiega ciò, ma sembra inoltre che la disposizione di questi ruderi abbia ispirato così tanti artisti del passato che sarebbe stato un peccato intaccarne la loro composizione artistica.

Effettivamente sono uno spettacolo da fotografare.

Parlando di romani e del fiume Nera, ci dirigiamo verso Stifone, un piccolissimo borgo a pochi chilometri dal ponte, raggiungibile anche da una bella ciclabile. Si tratta di un piccolissimo borgo che sorge sulle rive del Nera, presso cui sono stati recentemente trovati i resti del cantiere navale dell’antica Roma.

Una visita è d’obbligo, anche per il colore smeraldino che le acque prendono dal fondo e dalle foreste che circondano in fiume.

Terminiamo qui il nostro viaggio senza viaggio, almeno per questa estate, nella speranza di poter riprendere a viaggiare come prima, anche se pure così non è male.

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