Lucetta
sembra guarita!
Il
miracolo della montagna si è compiuto ancora una volta.
Per
festeggiare la porto fino in cima al Ciampinoi con la funivia.
Da
oggi saremo da soli però, infatti i miei genitori se ne tornano a
casa, sperando che il caldo abbia sfogato tutta la sua afa prima del
loro rientro.
Ricordo
la prima volta che andai al Ciampinoi, punto di partenza del mondiale
di discesa libera. Era Agosto e io, mia sorella, Calderino e Alex
avevamo la giacca a vento.
Oggi
invece c'è il sole e fa quasi caldo, nonostante gli oltre duemila
metri.
Con
la dovuta calma iniziamo la discesa verso il rifugio comici. Prima di
partire ho avvertito Lucetta che la camminata che l'aspetta sarà
lunga, ma tutta in discesa, lei memore dell'impresa compiuta il
giorno prima, è molto fiduciosa e risponde con uno dei suoi
splendidi sorrisi.
A
fine giornata, non avrà la stessa espressione.
Giunti
al rifugio Comici, proprio ai piedi del Sasso Lungo, decido di fare
uno strappo alla regola, non mi fermo a bere la solita birretta e
tiriamo dritto verso un nuovo rifugio segnalatomi da mio padre, il
Ciavaz.
Camminiamo
in piano, ma camminiamo e costeggiamo la base del Sasso Lungo fin
quasi alla città dei Sassi, poi da li scendiamo verso il fondo
valle.
Lucetta
non ne può già più di camminare, è stanca e ha fame.
Di
dolori nemmeno un'accenno.
Quindi
è solo pigra!
Camminiamo
sui prati per ancora una mezzoretta e poi ci inoltriamo in un
boschetto dove sono stati scolpiti diversi animali negli alberi che
costeggiano il setiero. Un invito insolito ma gradito a scendere
ancora un pochino per arrivare alla radura in cui c'è il rifugio
Ciavaz.
Ci
accomodiamo sui tavoloni all'aperto e ordiniamo due piatti di uova,
patate e speck e due birre. Ottimi davvero.
Prima
di andare via sento di avere spazio per qualcos'altro, ma visto che
la loro birra l'ho già assaggiata mi accontento di uno yogurt con i
frutti di bosco. Eccezionale!
Salutati
i padroni della baita scendiamo ancora un pochino e poi ci stendiamo
a riposare in un grande prato all'ombra degli alberi.
Rimarremo
qui per un paio d'ore e poi scenderemo, lentamente, verso Selva.
Lucetta
non ha idea di quanto si debba camminare per cui dopo circa un'oretta
di passeggiata in discesa si innervosisce un pò nonostante fossimo
circondati da un panorama fiabesco a cui facevano da cornice il Sella
ed il Sasso Lungo.
Arriviamo
a Plan de Gralba e qui la situazione si complica ancora un pò. Manca
ancora un'oretta di cammino e anche se Lucetta non accusi alcun
problema fisico, il suo umore è pessimo.
Solo
quando arriviamo a Selva, sull'asfalto, torna a sorridere come se
niente fosse successo...
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